La Nuova Sardegna

Oristano

laconi

Poliambulatorio chiuso per ferie, proteste degli utenti

di Ivana Fulghesu
Poliambulatorio chiuso per ferie, proteste degli utenti

LACONI. Meno servizi sanitari nei mesi estivi. Non è la prima volta che si verifica e sembra diventata ormai una consuetudine, non certo apprezzata. Anche quest'anno la Asl ha annunciato la chiusura...

22 luglio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





LACONI. Meno servizi sanitari nei mesi estivi. Non è la prima volta che si verifica e sembra diventata ormai una consuetudine, non certo apprezzata.

Anche quest'anno la Asl ha annunciato la chiusura nei mesi di luglio e agosto dei servizi di igiene pubblica e prelievi ematici. E la decisione della Azienda sanitaria non è certo piaciuta agli utenti.

Questa situazione ha generato malcontento e soprattutto ha sollevato le proteste degli utenti perché la sospensione, seppure limitata al periodo estivo, priva di un importante servizio gli utenti del Sarcidano di Laconi e Genoni che fanno riferimento alla ASL numero 5.

Protestano per l'organizzazione dei servizi anche i consiglieri di minoranza Democratici Laconesi.

«Constatiamo – scrivono in un documento inviato al Sindaco – che l'ambulatorio di Igiene pubblica di Ales resta comunque aperto tutti i giorni. Comprendiamo che i pazienti che gravitano su Ales sono in numero ben maggiore di quelli di Laconi e Genoni, ma ciò non toglie che l'organizzazione dei servizi dovrebbe essere studiata in modo da non penalizzare nessuno. Nulla si toglierebbe, infatti, agli utenti di Ales se per due ore settimanali restasse aperto anche l'ambulatorio di Laconi».

I più penalizzati dalla chiusura sono i pazienti con patologie della coagulazione, costretti settimanalmente a sottoporsi al prelievo per misurare il valore della protrombina.

Perlopiù si tratta di persone anziane che trovano maggiori difficoltà anche a spostarsi per sottoporsi agli esami e che, per questi due mesi, sono costrette a rivolgersi ad altri centri. «Nei mesi di chiusura dell'ambulatorio di Laconi i cittadini si rivolgono ad altre Asl anche con aggravio di spesa per il servizio sanitario regionale», sottolineano non senza polemica i consiglieri Orgiu e Cossu.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative