La Nuova Sardegna

Oristano

Acqua, piena emergenza È una condotta-colabrodo

di Alessandro Farina

Bosa, ennesimo disservizio provocato dalla falla tra Pianu ‘e Murtas e la Marina Approvvigionamento garantito da quattro autobotti della Protezione civile

30 luglio 2014
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BOSA. Non si è ancora conclusa l’emergenza idrica nella città del Temo ed a Porto Alabe. La situazione sembrava essersi avviata verso la normalità ieri mattina, ma nel pomeriggio un’altra falla nella condotta di adduzione ai serbatoi cittadini ed alle frazioni costiere ha riaperto le danze dell’incertezza.

Con il sistema della Protezione civile messo su per garantire alle utenze locali un po’ di sollievo idrico ancora a disposizione degli utenti. Quattro le falle in poche ore, due nei pressi della diga di Monte Crispu le ultime in sequenza, ricorda il sindaco Luigi Mastino, hanno creato non pochi problemi in questi giorni, sia pur non proprio al top sul fronte meteorologico, di turistico fine luglio.

Solo ieri pomeriggio infatti Abbanoa ha comunicato che la falla nella condotta che serve Bosa, Bosa Marina e Porto Alabe era stata riparata. Per precauzione, considerati i tempi tecnici di riempimento dei tubi, il sindaco Luigi Mastino ha tenuto in piedi il sistema di autobotti messe a disposizione dalla Protezione civile regionale.

Quattro autocisterne, coordinate dal Centro comunale di protezione civile gestito dalla Croce rossa, provenienti da Oristano e Valledoria, con a bordo acqua potabile.

L’ennesima emergenza si era materializzata pesantemente nel pomeriggio di lunedì, quando a catena dai diversi rioni della città del Temo e da Porto Alabe, arrivavano le segnalazioni di rubinetti in secca. Per quanto riguarda Bosa, nel pomeriggio il sindaco ha emesso un’ ordinanza che istituiva il Centro operativo comunale e chiedeva ai cittadini la massima parsimonia nell’utilizzare il liquido a disposizione.

È toccato agli assessori Danilo Mastinu e Alfonso Campus coordinare le richieste in arrivo al Comune, da parte soprattutto di diverse attività di servizi, ormai a secco.

Ieri mattina poco dopo le undici da Abbanoa è arrivata la comunicazione che la falla era stata riparata. In attesa però che la situazione tornasse normale il sindaco ha operativo a Bosa il Coc. Una misura precauzionale che varrà doppio, visto che dopo le diciassette la condotta è saltata in un nuovo punto, e la parola emergenza è tornata a risuonare nei comunicati del Comune.

Mentre a Bosa, che in questo periodo vive le sue giornate di economia turistica, a questo punto in molti chiedono che la tratta colabrodo venga decisamente sostituita.

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