La Nuova Sardegna

Oristano

Auto a fuoco, paura nel rifornitore

Auto a fuoco, paura nel rifornitore

Suni, incendio all’interno della stazione di servizio sulla strada 129 bis

05 agosto 2014
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SUNI. L’auto prende fuoco all’interno del distributore e una parte della struttura viene avvolta dalle fiamme, spente dai Vigili del Fuoco di Macomer. Sono stati momenti drammatici quelli vissuti nella notte tra domenica e lunedì nella stazione di servizio che si affaccia sulla 129 bis, alla periferia est. Un’auto con a bordo alcuni ambulanti di Cagliari è entrata nel self service per rifornirsi. Il mezzo però, probabilmente a causa di un qualche problema tecnico o elettrico, ha preso improvvisamente fuoco.

Immediato l’allarme alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco, che da Macomer sono giunti a Suni in pochi minuti con una squadra. Sono statu attimi vissuti con grande ansia dai proprietari della vettura, che aveva al seguito un carrello utilizzato per il commercio salvato dall’incendio, e dai dirimpettai del rifornitore. «Dopo le quattro mi ha svegliato mia figlia, che si era accorta delle fiamme – riferisce uno dei residenti nella zona, sceso in strada insieme ad altri vicini per rendersi conto della situazione –. In pochissimo tempo sono arrivati i pompieri, che hanno subito spento le fiamme. Mentre noi abbiamo cercato di dare assistenza agli ambulanti, fortemente scossi per l’accaduto». Anche il titolare, Antonio Manca, avvisato di quanto stava accadendo, era intanto arrivato al rifornitore. «Fortunatamente l’auto ha preso fuoco vicino alla pompa inutilizzata da tempo per problemi tecnici. Malgrado i danni insomma è andata bene, adesso cercheremo di riprendere al più presto a lavorare», dice, ancora provato. Le lingue di fuoco, oltre ad aver ridotto in cenere la Peugeot, si sono fatte largo nella pensilina che sovrasta le pompe. I vigili del fuoco hanno quindi rimosso il lato danneggiato mettendo in sicurezza la struttura. L’intervento si è chiuso intorno alle sette di lunedì mattina. Ieri mattina al rifornitore Antonio Manca era già al lavoro per ripulire la struttura, che dovrebbe riaprire subito visto che dai rilievi non risulterebbe alcun danno alle pompe erogatrici. (al.fa.)

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