Il consigliere nel mirino: «È una ritorsione politica»
POMPU. Si preannunciano difficili le indagini dei carabinieri per fare luce sull'atto intimidatorio messo a segno nella notte tra domenica e lunedì contro Pietro Pani, il capogruppo di minoranza del...
POMPU. Si preannunciano difficili le indagini dei carabinieri per fare luce sull'atto intimidatorio messo a segno nella notte tra domenica e lunedì contro Pietro Pani, il capogruppo di minoranza del comune di Pompu. Secondo quanto hanno accertato i carabinieri di Morgongiori l'attentatore ha sparato un solo colpo di fucile, caricato a pallini, contro la finestra della stanza da letto del consigliere comunale. Lo sconosciuto è poi scappato forse su un'auto senza essere visto da alcuno.
Pietro Pani non si è accorto subito dell'episodio ma solo la mattina successiva. «Mia moglie ha cercato di aprire la serrandina ma era bloccata – ha raccontato Pietro Pani – solo allora ho scoperto che qualcuno aveva sparato contro la casa: a terra c'erano pezzi di plastica e altri frammenti di metallo. Ho chiamato subito i carabinieri raccontando quanto era accaduto. Non credo ci siano dubbi sul movente dell'atto intimidatorio – ha aggiunto il capo gruppo di minoranza –. La mia attività di controllo e di verifica all'interno dell'amministrazione evidentemente dà fastidio a qualcuno. In passato non ho mai ricevuto nessuna minaccia o attentati simili».
Le indagini sull'episodio, sono seguite dai carabinieri di Morgongiori e della compagnia di Mogoro, e sono coordinate dal maresciallo Paolo Pazzola. I militari stanno indagando a tutto campo e non escludono quindi alcuna ipotesi, compresa quella legata alla vita personale dell'esponente politico.
Pietro Pani, 65 anni, pensionato, nelle ultime elezioni comunali, del maggio del 2013, si era presentato candidato a sindaco nella lista che si opponeva a Marco Atzeni. Tra le due parti politiche, quella di Pani centro sinistra, e del sindaco Atzei, centro destra, non ci sarebbe molto feeling. La conferma la si è avuta proprio ieri mattina durante la riunione del Consiglio comunale, già convocato prima dell'attentato.
«Su proposta del consigliere Giorgio Murranca, è stata chiesta la modifica dell'ordine del giorno per parlare dell'atto intimidatorio – ha raccontato Pietro Pani – ma il sindaco non ha voluto invertire l'ordine del giorno preferendo prima approvare il bilancio di previsione. A quel punto noi, come minoranza, ci siamo astenuti e siamo andati via abbandonando l'aula in segno di protesta. Come ho dichiarato ai carabinieri sono convinto – ha concluso Pietro Pani – che la mia attività politica dia fastidio a qualcuno e che dietro questo grave episodio non ci siano altri motivi se non questi legati alla mia lunga militanza politica nel Comune di Pompu».
Elia Sanna