La Nuova Sardegna

Oristano

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«Aula consiliare come deposito»

Botta e risposta tra ex sindaco e successore per alcuni fusti di birra

24 agosto 2014
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SUNI. Dopo le scritte rivolte all’amministrazione a mezzo vernice spray comparse nei giorni scorsi in via Tinnura, un’altra questione approda all’attenzione dell’opinione pubblica sunese, con tanto di botta e risposta fra l’attuale primo cittadino Demetrio Cherchi e l’ex sindaco, oggi all’opposizione, Antioco Pischedda. «Mi chiedo come si possano approvare e mettere in atto certe azioni, mi riferisco alla sventurata e vergognosa decisione di trasformare l’aula consiliare in un deposito» dice Pischedda, che stigmatizza il fatto che nei giorni scorsi nel locale «sono stati depositati circa dieci fusti di birra alla spina». Lo stoccaggio non sarebbe episodico, rimarca con carrellata fotografica Antioco Pischedda.

«Al sindaco e a tutti i consiglieri di maggioranza il rispetto del patrimonio pubblico e le immediate dimissioni, onde ripristinare nel nostro stimato paese un minimo di decoro e dignità». Accuse respinte da Demetrio Cherchi: questi replica duramente, riferendosi al corso della trascorsa amministrazione con indirizzo l’ex sindaco Pischedda.

«Da lui non accetto nessun rimprovero o consiglio. Per quanto riguarda i fusti di birra in aula consiliare “In occasione del torneo “Tutto in una notte” organizzato dal Comitato di S. Maria della Neve, è stato chiesto di poter depositare gli stessi all’interno del comune la mattina per essere poi portati via la sera. Non ci vedo niente di scandaloso se non la volontà di aiutare il comitato nella realizzazione dell’evento. Gesto di cui non mi pento, pronto a rifarlo in ogni occasione se serve ai cittadini di Suni». (al.fa.)

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