La Nuova Sardegna

Oristano

GENONI

Malattia vescicolare suina, allevamento sotto sequestro

Malattia vescicolare suina, allevamento sotto sequestro

GENONI. Ancora un nuovo allarme che riguarda gli allevamenti suini: dopo la peste africana ora si cerca di contenere la diffusione della malattia vescicolare suina. Nei giorni scorsi un'ordinanza...

05 settembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





GENONI. Ancora un nuovo allarme che riguarda gli allevamenti suini: dopo la peste africana ora si cerca di contenere la diffusione della malattia vescicolare suina. Nei giorni scorsi un'ordinanza del sindaco ha, infatti, posto sotto sequestro un piccolo allevamento del paese per la sieropositività di alcuni animali al virus della Mvs. Si tratta di una malattia infettiva che, sebbene non comporti un alto tasso di mortalità tra gli animali infetti, risulta particolarmente contagiosa. Nessun rischio per l'uomo; il virus, infatti, non si trasmette in alcun modo agli uomini né direttamente, né attraverso i prodotti alimentari. La malattia però desta preoccupazione perché può causare ingenti danni economici agli allevatori in quanto norme comunitarie e nazionali prevedono gravi restrizioni commerciali sia per l'animale vivo, sia per i prodotti derivati. Particolare attenzione è proprio sui prodotti perché il virus resiste ai processi di fermentazione e affumicamento e può rimanere vitale per sei mesi nel prosciutto e negli insaccati per più di un anno. L'ordinanza impone una serie di misure, tra le quali il sequestro dell'allevamento, proprio per evitare il diffondersi dell'epidemia, mentre si sta procedendo al censimento di tutti i suini presenti nell'allevamento e al controllo di quelli infetti. Per i proprietari vige, inoltre, il divieto di uscita e di spostamento degli animali anche se destinati alla macellazione. È ordinata anche la disinfezione accurata dei ricoveri e degli spazi antistanti e il divieto di trasferire fuori dall'azienda utensili, oggetti o altri materiali che possono trasmettere la malattia. La Mvs in Italia resiste particolarmente negli allevamenti del Sud e nell'isola la sua eradicazione risulta più difficile per la presenza di numerosi piccoli allevamenti familiari, che vengono spesso a contatto con branchi di cinghiali selvatici.

Ivana Fulghesu

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative