La Nuova Sardegna

Oristano

abbasanta

Museo e Losa, un solo polo per crescere

ABBASANTA. Cresce il gradimento per il museo etnografico e crescono anche le aspettative sull’offerta culturale, che in un prossimo futuro potrebbe contemplare il collegamento tra la struttura urbana...

01 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





ABBASANTA. Cresce il gradimento per il museo etnografico e crescono anche le aspettative sull’offerta culturale, che in un prossimo futuro potrebbe contemplare il collegamento tra la struttura urbana e il sito archeologico di Losa attraverso l’istituzione del biglietto unico. L’ idea potrebbe prendere quota se il centro espositivo entrasse a far parte del circuito regionale.

Sull’obiettivo si è buttata a capofitto l’amministrazione, che nella prospettiva di dare al progetto un respiro più ampio parteciperà al bando finanziato con i fondi della legge 14 del 2006. Per questo sono già stati licenziati alcuni atti vincolanti come l’istituzione formale del museo inaugurato a gennaio e l’approvazione del regolamento.

Il percorso etnografico sulla civiltà contadina ricavato nella Casa Aragonese è l’evoluzione di un’idea dell’associazione archeologica, che in due anni ha reperito, catalogato, inventariato e ottenuto in comodato d’uso i reperti. L’eventuale riconoscimento della Regione comporterà però l’impiego di personale con qualifiche professionali specifiche che i volontari non possono garantire. Il Comune ovvierà al problema estendendo la convenzione stipulata con l’associazione archeologica alla Paleotour, deputata alla gestione dell’insediamento di Losa.

«È un riconoscimento alla professionalità della cooperativa e un’occasione per far conoscere il paese», ha commentato il capogruppo di minoranza Filomena Deriu approvando la scelta del gestore del sito, meta di quindicimila visitatori nel 2013. Un posto nel circuito regionale garantirebbe risorse, ma anche «la possibilità di entrare a far parte di una sorta di polo museale», hanno detto il sindaco Stefano Sanna e Alessandra Marchi. (mac)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative