La Nuova Sardegna

Oristano

I piccoli Comuni come agenzie immobiliari

I piccoli Comuni come agenzie immobiliari

Da Sorradile iniziativa contro lo spopolamento: piattaforma web per pubblicizzare le case disabitate

30 ottobre 2014
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SORRADILE. I piccoli Comuni si trasformano in agenzie immobiliari. Atipiche, ma pur sempre funzionali allo scopo di attrarre l’interesse di potenziali acquirenti. È l’ultima trovata per cercare di contrastare l’avanzata dello spopolamento nei paesi con poche centinaia di abitanti caratterizzati da un elevato numero di case vuote. L’idea è di mettere una piattaforma multimediale al servizio dei proprietari di edifici disabitati destinati alla vendita. Lo scopo è di rigenerare il tessuto demografico di quei centri della provincia progressivamente sfibrati dalla denatalità, dalla fuga verso altri lidi dettata dalla crisi occupazionale e dallo smantellamento dei servizi. La paternità dell’idea è di una società, la Siproc Srl di Asuni, che ha pensato all’attivazione di un canale promozionale per le inserzioni sugli immobili. Il sito web sarà pubblicizzato direttamente nelle località turistiche e attraverso social network e applicazioni per smartphone. Un’opportunità già colta dai Comuni di Sorradile, Usellus, Ula Tirso, Sini, Villaverde e Senis, che stanno preparando, o hanno già avviato, la campagna d’informazione diretta ai cittadini. L’amministrazione del Barigadu ha già dato corso a questa fase e la risposta dei residenti non si è fatta attendere: in pochi giorni sono pervenute all’ufficio tecnico del paese ben diciotto richieste. Un dato ancora parziale che però la dice lunga sull’improduttività del patrimonio immobiliare privato; ma soprattutto dà la misura delle proporzioni dello spopolamento. Dalla fine del 2001 ad oggi il piccolo borgo ha perso cento abitanti, passando dalle 497 unità alle attuali 397. Altrettanto eloquente è il dato riguardante le abitazioni vuote: secondo il censimento del 2009 erano pressappoco una quarantina e oggi sarebbero in aumento. La speranza coltivata dagli amministratori dei centri minacciati dal pericolo di estinzione è che quando il portale web sarà on line la vetrina multimediale possa attirare acquirenti e quindi nuovi residenti da ogni angolo della Sardegna, o turisti dalla Penisola e dal resto del mondo. In quest’ultimo caso l’offerta si rivolge a un target ben preciso, ai forestieri cioè attratti dagli stili di vita e dai modelli urbani eco-compatibili, oltre che dai costi sostenibili. A fare da cartina di tornasole del mercato immobiliare locale sarà un sito internet multilingue con la presentazione dei paesi coinvolti nell’iniziativa corredata da una scheda descrittiva per ognuno degli immobili destinati alla transazione. Il tutto nell’ottica di una ricaduta sul tessuto sociale delle Lilliput dell’Oristanese, per le quali non si prospetterebbe altrimenti un destino diverso, entro pochi decenni, dalla cancellazione dalla carta geografica della Sardegna.

Maria Antonietta Cossu

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