La Nuova Sardegna

Oristano

Il frantoio dove non si perde nulla

di Piero Marongiu

A Cuglieri visita di un gruppo di alunni di Ozieri nell’azienda-modello dei Cocco

04 dicembre 2014
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CUGLIERI. Gli alunni delle ultime classi dell’Istituto Tecnico di Ozieri, accompagnati dai loro docenti, ieri mattina hanno visitato l’azienda olearia dei fratelli Cocco, produttrice dell’olio extravergine di oliva “Peddio”. La giornata cuglieritana dei ragazzi, iniziata intorno al mattino con la visita ad alcuni oliveti, dove hanno assistito alla battitura delle olive con l’impiego delle scuotitrici meccaniche, è proseguita nella zona di “sa tanca Manna”, dove si trova un rigoglioso olivastro millenario, e si è conclusa nel modernissimo frantoio. Ad attenderli hanno trovato l’assessore provinciale all’Agricoltura, Gianfranco Attene, che ha spiegato loro i campi di intervento dell’istituzione provinciale nel settore agricolo, e Vanni Cocco, uno dei titolari dell’azienda. «Quello che vedete qui – ha spiegato Agostino Fara, uno dei docenti che accompagnavano i ragazzi – è un impianto tecnologicamente molto avanzato, completato lo scorso anno con l’installazione di un sistema che consente di recuperare i prodotti fino a qualche anno fa considerati scarto di lavorazione. Dalla sansa viene estratto il nocciolino, già pronto per essere utilizzato negli impianti di riscaldamento; la polpa viene utilizzata per la produzione di biogas, che un’azienda specializzata rivende all’Enel e le foglie vengono sparse negli oliveti come concime». L’impianto, realizzato con il contributo dell’Argea, ha consentito all’azienda di fare un salto di qualità, grazie al quale, oggi, il prodotto viene esportato nel nord Italia e nord Europa, e con buone prospettive di piazzarlo anche nel mercato asiatico. I sistemi di lavorazione delle olive hanno catturato l’interesse dei ragazzi. «Per noi – dice Alex, 16 anni – è molto importante conoscere realtà in grado di produrre alimenti di alta qualità, utilizzando tecnologie a basso impatto ambientale. E di questo, dobbiamo dare atto alle nuove metodologie didattiche proposte dalla scuola». Laura, 17enne di Pattada: «La visita presso questa azienda ci ha consentito di fare un’importante esperienza formativa». «Esperienza da ripetere – aggiunge Maria, 18 anni, anche lei di Pattada –. Magari andando a visitare un’altra realtà produttiva». «I ragazzi – ha concluso Fara – hanno avuto la possibilità di vedere tutto quello che accade all’interno della filiera olivicola, un momento formativo importante, a contatto con il mondo dell’imprenditoria e del lavoro, che tornerà loro utile in futuro».

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