La Nuova Sardegna

Oristano

Fragole e mucche, Arborea primeggia con Fieragricola

di Francesco G. Pinna
Fragole e mucche, Arborea primeggia con Fieragricola

Straordinaria partecipazione di pubblico per la sagra Gli allevatori si concentrano sui macchinari da lavoro

04 maggio 2015
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ARBOREA. Tutti in coda sulla strada di Arborea per veder sfilare le migliori vacche da latte della Sardegna e portarsi a casa almeno un plateau di fragole Candonga. Anche la trentaduesima edizione della Fieragricola sbanca il botteghino. «Siamo già oltre le migliori previsioni», spiega il presidente della Pro Loco Paolo Sanneris quando mezzogiorno è passato da poco e ancora deve arrivare la grande ondata del pomeriggio per la ventinovesima edizione della Sagra della fragola.

La regina del giorno è la Candonga. Sei euro si paga per ognuno degli ottomila plateau da dieci vaschette in vendita. Per acquistarli si fa la fila, ma sono davvero vellutate, carnose, sode e succose come le magnifica il sito ufficiale della varietà e vanno comunque a ruba.

Ruolo da protagonista anche per i 230 capi bovini di razza frisona e bruna italiana in rappresentanza di 24 diverse aziende, arrivate anche dal nord Sardegna, che partecipano ai concorsi organizzati dall’Associazione provinciale allevatori. Sono vere e proprie macchine da latte e non c’è da meravigliarsi se nella valutazione dei giudici l’esame dell’apparato mammario conta fino al 40 per cento.

«Ma vincere non è poi così importante», spiega l’allevatore Emanuele Balliana che alla rassegna ha presentato sei esemplari di razza frisona sottolineando invece l’aspetto sociale e di confronto con i colleghi. La Fiera è anche il grande spettacolo delle macchine agricole e per la zootecnia. Per presentarle al mercato sardo arrivano anche dalla penisola, come la Storti Spa di Verona. «Vendiamo macchine che possono arrivare a costare anche 180mila euro. Ad Arborea veniamo da molti anni, abbiamo tanti clienti e non possiamo mancare, ma ogni anno è sempre peggio» spiega un po’ rassegnato il titolare. Più ottimista Giuseppe Signore che arriva da Cuneo con i prodotti della Zoofarm.it: «Questa di Arborea è una bella fiera, abbiamo già diversi clienti, il mercato è buono, ci piace».

Non si lamenta più di tanto Francesco Mugheddu, che da quindici anni produce attrezzature per la zootecnia a Samugheo. «I soldi per comprare macchine sono sempre meno, ma questa di Arborea per noi è un’occasione importante per incontrare gli allevatori ovini della Sardegna meridionale». Allo stand Rosina, impresa locale che nel 2016 festeggerà cinquant’anni di attività arriva la conferma di Giorgio: «Capannoni nuovi non se ne costruiscono più, ma il lavoro di manutenzione e ristrutturazione non manca». Per quanto riguarda la Fiera, spiega, «avrebbe bisogno di maggiore identità zootecnica, ma per noi esserci è un dovere e anche un piacere».

Allo stand della Purina, marchio della multinazionale americana Cargill, tira le somme il responsabile Giovanni Pinna: «Il mercato ovicaprino è in ascesa, quello bovino rispecchia la crisi nazionale, che però in Sardegna è meno grave, grazie al buon lavoro della 3A e alla conduzione familiare delle aziende».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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