La Nuova Sardegna

Oristano

Abuso sessuale, una telefonata contestata

Abuso sessuale, una telefonata contestata

Presunta violenza su una cameriera in un locale di Sant’Efisio: spunta una registrazione inattesa

06 giugno 2015
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. La matassa è intricata e la lettura del fatto è diversa se non opposta. Dipende dal punto di vista da cui si guarda il processo che vede imputato un ex impiegato, accusato di aver usato violenza sessuale all’interno di un bar di piazza Sant’Efisio. Luigi S., 65 anni, venne denunciato dalla cameriera del locale la quale raccontò di aver subito l’abuso durante il suo turno di lavoro. Il cliente, dopo essersi denudato ed essersi lasciato andare a qualche birra di troppo, si sarebbe avvicinato a lei e l’avrebbe afferrata per poi mimare un atto sessuale.

Questa è la versione sostenuta dal pubblico ministero Andrea Padalino Morichini e dall’avvocato di parte civile Gianfranco Siuni. Quest’ultimo ieri ha prodotto una registrazione di un colloquio telefonico tra l’imputato e la presunta vittima in cui si parla di un possibile pagamento per chiudere la questione senza denuncia.

È una registrazione vecchia, che sembrerebbe avere un significato inequivocabile, ma anche su questo particolare la difesa affidata all’avvocato Matteo Tola ha avanzato diversi dubbi. Più che il tentativo di mettere a tacere la questione, secondo il legale dell’imputato, quello sarebbe addirittura un tentativo di estorsione messo in pratica ai danni dell’impiegato che ora comunque deve rispondere dell’accusa gravissima per cui è a processo.

Oltre alla questione della registrazione, di fronte ai giudici del collegio presieduto da Francesco Mameli (giudici a latere Enrica Marson e Andrea Mereu) hanno deposto altri testimoni tra cui la madre della cameriera che ha raccontato quanto ebbe a sapere direttamente dalla figlia.

L’altro testimone era un avventore del bar, che ha invece chiarito di non essersi accorto di nulla di quanto viene oggi contestato all’imputato. Ha dichiarato di non aver sentito o notato alcun trambusto né di aver visto Luigi S. abbassarsi i pantaloni e poi mimare l’atto sessuale con la cameriera.

Anche durante la scorsa udienza, i testimoni della difesa avevano tutti negato che ci fosse stato l’abuso sessuale di fronte agli avventori del bar o per lo meno di non aver notato alcunché di insolito. In quell’occasione, i giudici avevano avvisato ripetutamente i testimoni sui rischi di falsa testimonianza a cui stavano andando incontro, mentre il testimone di ieri non ha subito alcun richiamo.

Conclusa l’istruttoria, le parti saranno di nuovo in aula per l’udienza conclusiva fissata per il 24 settembre quando le controparti saranno invitate a trarre le conclusioni prima della sentenza. (e.c.)

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative