La Nuova Sardegna

Oristano

URAS

Ragazza violentata all'uscita della discoteca: due arresti

Enrico Carta
Il carcere di Massama
Il carcere di Massama

Uras, sentenza definitiva per il processo contro due amici che stavano festeggiando un addio al celibato in un locale di Quartu Sant'Elena

09 giugno 2015
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URAS. Si erano rivolti persino alle «Iene», la popolare trasmissione di Italia 1, per professare pubblicamente la loro innocenza. Ma secondo i giudici, i due amici Nicola Fenu, di 38 anni, e Massimo Pinna, di 40, entrambi di
Uras sono i responsabili di una violenza sessuale avvenuta a Quartu Sant'Elena nel 2010.

La Corte di Cassazione ha infatti confermato la condanna a cinque anni inflitta ai due in secondo grado per violenza sessuale di gruppo e lesioni gravi in concorso. E i carabinieri, a cinque anni dal fatto, si sono presentati a casa loro per la notifica dell'esecuzione della pena.

Nel giugno del 2010 i due stavano festeggiando assieme ad alcuni amici un addio al celibato in un locale di Quartu Sant'Elena. Avrebbero poi portato all'esterno della discoteca la ragazza di 31 anni che li denunciò raccontando di essere prima stata colpita con un pugno al volto e poi violentata approfittando del fatto che fosse ubriaca.

Entrambi si sono sempre detti innocenti, sostenendo che la ragazza era consenziente. In primo grado erano stati condannati a cinque anni, stessa sentenza poi in appello. I difensori avevano quindi proposto ricorso in Cassazione e la Corte, il 20 maggio scorso, ha confermato la condanna.

I carabinieri hanno bussato alla porta delle case in cui vivono i due amici che ora sono reclusi nel carcere di Massama.

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