La Nuova Sardegna

Oristano

Torregrande, nuova vita per la colonia ex Eca

di Enrico Carta
Torregrande, nuova vita per la colonia ex Eca

La giunta prova a recuperare lo stabile sul lungomare con l’aiuto dei privati La gestione verrà affidata a chi si farà carico di una parte dei lavori

12 giugno 2015
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ORISTANO. La giunta ci prova. Dopo anni di abbandono, l’ex colonia Eca di Torregrande vivrà una nuova vita. Non essendoci soldi in cassa, il compito non si presenta facilissimo, ma l’aiuto dei privati dovrebbe essere decisivo. Si cercherà così di riproporre lo stesso schema già utilizzato per altre opere pubbliche da ristrutturare: il Comune farà la conta del costo dei lavori che ci sono da eseguire e, in base a questa cifra, assegnerà la gestione pluriennale a chi se ne farà carico e avrà la possibilità di guadagnare attraverso l’affidamento della struttura.

Due giorni fa, la giunta ha approvato la delibera di indirizzi per l’ex colonia che rientra nel più ampio piano di valorizzazione e alienazione degli immobili comunali. Questo è un caso in cui si tenta la valorizzazione dello stabile che in passato era appartenuto all’ente di assistenza comunale. E infatti si rimarrà nello stesso ambito del sociale anche se a occuparsi della pratica sarà l’assessorato al Patrimonio, guidato dal vicesindaco Giuseppina Uda, che parte proprio dal fatto che lo stabile è inutilizzato e in condizioni fatiscenti.

È per questo che è stato incaricata la dirigente del settore, Mariella Chergia, affinché provveda a far decollare il procedimento di valorizzazione per l’ex colonia che verrà trasformata in un centro per attività di carattere sociale, ricreativo e sportivo. Sarà comunque un nuovo punto di riferimento nel settore ricettivo della borgata marina, per la quale si sta cercando il mai arrivato rilancio.

L’Ufficio Tecnico verrà chiamato in causa per stabilire che tipo di lavori sia da eseguire e verificare se vi siano ostacoli che possano impedire il recupero della struttura. Tutto il resto, ovvero la formula con cui si andrà poi ad eseguire quei lavori, resta da decidere in seconda battuta. È possibile che si vada avanti con le manifestazioni d’interesse, ma è un discorso prematuro. La giunta si è invece scontrata con l’impossibilità di utilizzare per la ristrutturazione dell’immobile i fondi destinati alle aree costiere. La via non è praticabile e così l’assessorato ha scelto questa nuova strada. «Andiamo nella direzione della valorizzazione del patrimonio comunale e della borgata marina di Torregrande – dichiara l’assessore Giuseppina Uda –. Contemporaneamente offriamo una chance alle imprese locali di creare occupazione e al comparto ricettivo di aggiungere un ulteriore e importante casella. Al dirigente del settore Patrimonio abbiamo dato gli indirizzi per predisporre gli atti che porteranno alla concessione pluriennale della struttura, il dirigente del settore Lavori pubblici si occuperà invece degli aspetti che gli competono».

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