La Nuova Sardegna

Oristano

Microcredito, i soldi ci sono, le banche no

Microcredito, i soldi ci sono, le banche no

La denuncia di una commercialista: il fondo creato da 5Stelle nell’isola viene disapplicato

13 giugno 2015
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ORISTANO. “Vuoi avviare un’attività? Adesso c’è il microcredito: un prestito che puoi ottenere subito, grazie al fondo creato dai parlamentari 5 Stelle con il taglio del loro stipendio. Che ora torna ai cittadini”. Finalmente una buona notizia, avranno pensato decine di giovani imprenditori della provincia. Ma la realtà è un’altra, e non dice che accedere al credito non è per niente semplice. «I soldi ci sono –, dice Giovanna Zoccheddu, consulente del lavoro con studio in città –. Circa 40 milioni di euro messi a disposizione dal ministero dello sviluppo economico (30 milioni) e 10 recuperati dalle quote di stipendio non riscosse dai parlamentari del Movimento 5 Stelle». L’operazione click-day, così definita nel sito del ministero, avrebbe dovuto consentire, con un semplice click appunto, a tanti giovani di ottenere un finanziamento fino a 25mila euro, in alcuni casi anche 35mila, da restituire in sette anni a interessi agevolati. «Noi siamo riusciti a ottenere ben 16 prenotazioni di credito su una trentina di tentativi – spiega Giovanna Zoccheddu –. Un numero elevato di accessi se si considerano le centinaia di migliaia di richieste inviate da tutto il territorio nazionale». Tutti contenti, quindi? «Tutti molto arrabbiati, soprattutto con le banche – spiega ancora la consulente -. E per quanto mi riguarda lo sono ancora di più: con il mio ordine professionale, che non ha svolto sufficiente attività di informazione, e con i responsabili dell’iniziativa promossa dal Movimento 5 Stelle, che non hanno fatto abbastanza per vigilare sul corretto funzionamento dell’operazione. Molte banche non sapevano nulla di questa forma di finanziamento, e quando hanno le richieste che ho presentato a nome dei miei clienti, hanno cercato di vendere i loro prodotti. L’unica banca che ha risposto – conclude Zoccheddu – ha comunicato che ne avrebbe accettato un numero inferiore rispetto (cinque su sedici) al totale delle pratiche presentate. Non è certo questo il modo migliore per aiutare i giovani a fare impresa. Ho scritto una mail all’onorevole Di Maio, per chiedergli un suo intervento chiarificatore. Gli ho anche scritto che rimanevo a disposizione 24 ore su 24 pur di riuscire a ottenere un risultato positivo per i miei clienti, la sua risposta è stata di contattare il referente per la Sardegna della banca che ha aderito all’iniziati a livello nazionale. Cosa che ho fatto subito. Risposta: è a discrezione della banca accettare le domande, a prescindere dalla garanzia dello Stato. Un’altra mail l’ho inviata al Consiglio nazionale del mio Ordine, denunciando che in Sardegna le pratiche per il microcredito promosso da 5 stelle non andranno a buon fine perché non ci sono banche convenzionate. A tutt’oggi, però, non ho ricevuto alcuna risposta».

Piero Marongiu

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