La Nuova Sardegna

Oristano

Industria e ambiente, incontro a nuraghe Losa

di Maria Antonietta Cossu
Industria e ambiente, incontro a nuraghe Losa

Abbasanta, workshop promosso dall’associazione medici per l’ambiente Si parlerà delle politiche industriali dell’isola e dei loro effetti sul territorio

28 luglio 2015
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ABBASANTA. Politiche industriali fallimentari, vaste porzioni di territorio contaminate, livelli occupazionali in caduta libera, salute pubblica e integrità dell’ecosistema esposti a gravi minacce. La radiografia sulla condizione socio-economica e ambientale dell’isola restituisce dati preoccupanti, da tempo sotto la lente d’ingrandimento dell’Associazione Medici per l’Ambiente, promotore del quinto workshop nazionale Isde Italia che si aprirà a Losa oggi alle 18. Il seminario sarà un’occasione per fare il punto sulla situazione ambientale in Sardegna e sulle sue implicazioni socio-economiche, e per redigere un documento sulla falsariga del manifesto Terra viva della leader dell’International Forum of Globalization Vandana Shiva, che interverrà al dibattito. L’attivista e ambientalista indiana ha preconizzato la teoria dell’ economia circolare delle risorse in contrapposizione e come soluzione ai danni prodotti dall’economia lineare del consumo, di cui l’Isde Sardegna (International society of doctors for enviroment) denuncia gli effetti devastanti anche nell’isola: migliaia di disoccupati e cassintegrati, un territorio devastato e un tessuto sociale fortemente disgregato. L’avvento delle fabbriche, inoltre, ha determinato l’esodo dalle campagne. E se, complice la crisi, si sta assistendo a una inversione di tendenza, i dati rilevati dagli anni Cinquanta ai giorni nostri riflettono la parabola discendente del comparto agricolo. Settore che un tempo deteneva il record della forza lavoro occupata, passata dal 51% ad appena il 5,7%. Il segno negativo riguarda anche il numero dei lavoratori impiegati nell’Industria, calato dal 21 al 17 per cento. Dei 600mila occupati nell’industria sarda, secondo i dati forniti dal referente dell’Assotziu Consumadoris Marco Mameli, 160mila vivono solo grazie agli ammortizzatori sociali. «Continuiamo a spendere denaro per un sistema economico che non funziona più. Le attuali politiche industriali non cambiano segno, tanto che oltre 200mila ettari sono a rischio trivellazione per permessi di ricerca di idrocarburi», sostiene il presidente dell’Isde Sardegna Vincenzo Migaleddu.

Urge un’alternativa, magari per «passare a un’economia circolare, vale a dire a un’agricoltura sostenibile, a una cultura del risparmio energetico, del recupero, del riciclo e a un uso sapiente e sostenibile dell’innovazione», è la soluzione prospettata da Vincenzo Monaco, della Confederazione sindacale sarda. Un'ora prima a Losa si riunirà la Tavola sarda della pace per ribadire il no alle basi militari e al deposito di scorie e per organizzare la marcia per la pace Laconi-Gesturi.

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