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Sul lago Expò a cielo aperto, l’isola si mette in mostra

di Maria Antonietta Cossu
Sul lago Expò a cielo aperto, l’isola si mette in mostra

SORRADILE. Sorradile si erge a paradigma del sistema Sardegna: un’ Expò a cielo aperto. L’epicentro del Premio biennale Noi sardi nel mondo rappresenta il contenitore in scala del patrimonio...

02 agosto 2015
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SORRADILE. Sorradile si erge a paradigma del sistema Sardegna: un’ Expò a cielo aperto. L’epicentro del Premio biennale Noi sardi nel mondo rappresenta il contenitore in scala del patrimonio tangibile e intangibile dell’umanità innalzato all’ennesima potenza nell’esposizione internazionale di Milano. L’ambiente, l’identità, la cultura dei popoli e le loro mille declinazioni sono la narrazione del mondo di oggi, sospeso fra tradizione e innovazione. Un filo rosso ripreso dalla manifestazione organizzata dal Comune e in corso da ieri tra il borgo e le rive dell’Omodeo. Nel galà conclusivo, oggi, il lago farà da sfondo alla cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria a Flavio Manzoni, Daniela Ducato e Stefano Sardara, presidente della Dinamo, che rappresentano le eccellenze espresse dalla Sardegna. L’Expò a cielo aperto, secondo lo slogan coniato dal sindaco Pietro Arca nella tavola rotonda che sotto la regia del critico gastronomico Edoardo Raspelli ieri ha riunito quindici relatori per un confronto sui temi del cibo, dell’ambiente e del turismo. «In Sardegna ci sono tutti i presupposti fondamentali per lo sviluppo sostenibile – ha affermato Arca citando –. I valori dell’accoglienza e dell’identità, l’ambiente, il paesaggio, la qualità della vita, le tradizioni. Sono le premesse per fare di questi luoghi, attraverso una programmazione territoriale negoziata, il biglietto da visita dell’isola». Le risorse del paniere agroalimentare possono rappresentare un volano della crescita economica ma anche un’attrattiva turistica, come ha sottolineato il giornalista tedesco Hans Peter Brockerhoff. «Il legame tra turismo e cucina è molto forte, per molti costituisce una ragione per viaggiare». L’analisi delle potenzialità del settore agroalimentare: «La nostra azienda punta a coniugare la qualità del prodotto con la produzione industriale», ha detto Francesco Casula, direttore generale della 3 A di Arborea, 151 milioni di euro di fatturato, 190 dipendenti, 240 produttori associati e un’estesa economia di filiera. Ma le produzioni sarde sono minacciate dall’industria della contraffazione. Il falso made in Sardinia produce un giro d’affari da 60 miliardi di euro «Soldi sottratti alla nostra economia», ha sottolineato il presidente provinciale di Coldiretti, Giuseppe Casu. Tra gli argomenti: la resilienza territoriale i cambiamenti sull’economia rurale dettati dalle variazioni climatiche sviscerati dal fondatore di Climalia Piero Pelizzaro e dal presidente di Rete Gaia Andrea Vallebona, al “turismo esperenziale”, e cioè il ruolo attivo del turista nella realtà che lo ospita caldeggiato dal presidente di Turismo responsabile, Maurizio Davolio. Dal cibo e dalla cucina tradizionale si riparte oggi con un dibattito, con le specialità dello chef di Abbasanta Roberto Serra, reduce dall’Expò, e con la mostra di prodotti tipici nel lungolago.

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