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Sanità, allarme dell’opposizione

Sanità, allarme dell’opposizione

I gruppi Per Bosa e Udc : Comune passivo rispetto al nuovo Piano

05 agosto 2015
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BOSA. Troppo silenzio sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e sul futuro del Mastino. Questa è la convinzione dei gruppi di minoranza Udc e Per Bosa, che chiedono alle amministrazioni della fascia centro occidentale dell’isola di opporsi al disegno previsto dal documento in arrivo da Cagliari per il territorio. Secondo Piero Franco Casula e Sergio Rosa di Per Bosa e Rosalia Acca, Sergio Obinu e Alfonso Marras dell’Udc «Tutti i territori, con i loro rappresentanti politici, alzano la voce nei confronti di una regione che porta avanti una proposta pasticciata di riforma, tranne che a Bosa». Convinti che «Con i fatti, il nostro presidio ospedaliero si sta spolpando di quei servizi che lo avevano reso una vera e propria eccellenza della sanità regionale. Se andiamo a leggere tra le righe della riorganizzazione della rete ospedaliera scopriamo che per Bosa il termine “Presidio Ospedaliero” è sparito, sostituito con un generico “Stabilimento di sede disagiata e Ospedale di Comunità».

Questo crea preoccupazione, perché «Nel momento in cui sarà attivata l’elisuperficie o, addirittura, ci sarà il miglioramento della rete viaria, verrà meno la situazione di “Stabilimento disagiato”. Con la struttura che rischia di diventare tutto tranne Ospedale», sottolineano i consiglieri di opposizione. «Il triste silenzio assordante che circonda questa riorganizzazione è il preludio di un passivo accoglimento di questo ridimensionamento e trasformazione», e la paura manifestata da Per Bosa e Udc. Che chiedono al sindaco e al consiglio comunale di Bosa, al presidente dell’Unione dei Comuni Planargia Montiferru occidentale ed a tutte le amministrazioni locali, comprese quelle di Marghine e Mejlogu, «Di opporsi fermamente a questo disegno e chiedere per il nostro Ospedale la “Sede di Pronto Soccorso”, con tutti i servizi correlati, andando in deroga al bacino di utenza di riferimento (oltre 80mila abitanti)». I due gruppi auspicano quindi la convocazione straordinaria ed urgente di un consiglio comunale dove dibattere dell’argomento, invitando a presenziare l’assessore regionale alla Sanità. «Ben venga l’Ospedale di Comunità, ma questi dovrà integrarsi all’Ospedale e non sostituirsi ad esso» concludono i consiglieri di opposizione.

Alessandro Farina

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