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Cani abbandonati, la rabbia del sindaco

Cani abbandonati, la rabbia del sindaco

ARCIDANO. Mancanza di rispetto per gli animali e anche per gli uomini. Ancora problemi legati al randagismo nel territorio, che oltre a creare sofferenze agli animali creano pesanti ripercussioni...

19 agosto 2015
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ARCIDANO. Mancanza di rispetto per gli animali e anche per gli uomini. Ancora problemi legati al randagismo nel territorio, che oltre a creare sofferenze agli animali creano pesanti ripercussioni sulle casse comunali. È la denuncia del sindaco Emanuele Cera che racconta l’ennesimo episodio avvenuto, ovvero l’abbandono di cuccioli che ora dovranno essere ospitati nel canile a spese dei contribuenti. «La stupidità e l'ignoranza di certe persone non ha limiti, ieri qualche ben pensante ha deciso di abbandonare davanti al cimitero una scatola contenente 6 cuccioli, l'intervento della Asl e del Comune ha garantito il loro ricovero al canile convenzionato, il tutto alla modica cifra di 2.50 euro al giorno», scrive Cera, «il nostro Comune spende circa 35 mila euro all'anno per i cani randagi che sono inseriti in canile, e la cifra, visto il crescendo del fenomeno è in netta crescita. E' evidente che queste risorse vengono a mancare per altre iniziative e servizi di carattere sociale, culturale, istruzione, ma a questa gente, considerata l'ignoranza che gli contraddistingue, questo non interessa». Rabbia anche da parte di tanti animalisti e di tanti cittadini costretti a vedere un dispendio di risorse finanziarie. Ma qualcuno richiama le amministrazioni a mettere in atto azioni di prevenzione: «purtroppo questi comportamenti vanno prevenuti, occorre un controllo maggiore del territorio e una mappatura degli animali presenti, incentivare le microchippature e soprattutto le sterilizzazioni, solo in questo modo il randagismo si potrà arginare» commenta la presidente dell’ Anta Anna Rita Deiana, «i fondi vanno investiti in prevenzione e solo cosi col tempo si riuscirà a non usarla per ricoverare i randagi nei canali, come volontari siamo sempre a disposizione ma senza un progetto coordinato da parte di tutta l’Unione dei Comuni non si può fare nulla». Intanto sempre in paese nel giro di 24 ore sono stati presi altri 5 randagi, tra cui due cuccioli: «purtroppo è difficile far cambiare la mentalità a questa gente, per la mancanza di alcuni, dobbiamo pagare tutti», conclude Cera.

Cristina Diana

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