La Nuova Sardegna

Oristano

Controlli nei campi, i carabinieri trovano decine di irregolari

Controlli nei campi, i carabinieri trovano decine di irregolari

Verifiche a Cabras, Riola, Terralba, Arborea e Marrubiu Il caporalato non è presente, ma il lavoro nero è ai massimi

15 settembre 2015
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ORISTANO. Nessun fenomeno di caporalato tradizionale ma è comunque record di lavoratori irregolari nelle aziende agricole della provincia.

Le operazioni di vigilanza eseguite dal Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro e dagli ispettori della Direzione territoriale del lavoro di Cagliari e Oristano hanno riguardato 15 aziende distribuite nelle campagne di Terralba, Riola Sardo, Cabras, Arborea e Marrubiu specializzate nella produzione e raccolta di meloni, pomodori e carciofi. E il 70 per cento di queste è risultata irregolare.

Complessivamente sono stati controllati 65 lavoratori e di questi 24 sono risultati completamente in nero.

Per altri cinque, tra i quali un senegalese, sono state accertate irregolarità minori. Alle aziende non in regola sono state comminate in totale multe per poco meno di 110 mila euro.

Per una azienda del Terralbese che occupava solo lavoratori in nero è scattata anche la sospensione dell'attività imprenditoriale.

Secondo il direttore territoriale del lavoro di Cagliari e Oristano Antonio Zoina le dimensioni del fenomeno stanno assumendo proporzioni preoccupanti ed è indispensabile evitare che la concorrenza tra le imprese agricole si giochi al ribasso sui diritti indisponibili dei lavoratori. «Il fatto che si continui a riscontrare un tasso di irregolarità significativo – dice Zoina – nonostante la stampa abbia dato larga diffusione dei controlli in atto, testimonia che in agricoltura, soprattutto nelle aree economicamente più depresse, la presenza di una componente di lavoro nero costituisce oramai una modalità ordinaria di organizzazione dei fattori della produzione, che rischia di diventare fattore imprescindibile per assicurarsi competitività sul mercato».

I controlli fanno parte delle attività programmate sul piano nazionale dal Comando carabinieri Tutela del lavoro e dalla Direzione della attività ispettiva del ministero del Lavoro che ha l’obiettivo di «contrastare e prevenire il fenomeno del caporalato ed in generale dello sfruttamento della manodopera clandestina ed irregolare nel settore agricolo.

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