La Nuova Sardegna

Oristano

TADASUNI

Il Comune verso l’adozione del Piano di protezione civile

Il Comune verso l’adozione del Piano di protezione civile

TADASUNI. Si avvia alle battute conclusive l’iter che precede l’ entrata in vigore del Piano comunale di protezione civile, approvato dal Consiglio comunale nell’ultima seduta. Nel documento sono...

02 ottobre 2015
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TADASUNI. Si avvia alle battute conclusive l’iter che precede l’ entrata in vigore del Piano comunale di protezione civile, approvato dal Consiglio comunale nell’ultima seduta. Nel documento sono individuate le zone più vulnerabili del comprensorio e segnalati potenziali rischi idraulici, di dissesto idrogeologico e d’incendio d’interfaccia cui potrebbe essere esposto il territorio comunale nel caso di eventi calamitosi. Inoltre lo strumento operativo designa i soggetti che compongono la struttura comunale di protezione civile cui spetta il compito di organizzare le operazioni di soccorso e di assistenza della popolazione e individua le aree adibite all’accoglienza. Il piano d’emergenza mette dunque il Comune nelle condizioni di coordinare e di gestire situazioni di crisi in maniera efficiente adottando in tempi rapidi le misure di prevenzione e le procedure d’intervento finalizzate alla tutela dell’incolumità pubblica. La struttura deputata al coordinamento e alla gestione dell’emergenza è il Coc, il Centro operativo comunale. Sarà proprio il Comune, nella fase di pace, come vengono definiti i periodi a criticità bassa, a occuparsi della rilevazione, della raccolta e dell’elaborazione dei dati, a dover garantire un’adeguata formazione al personale impiegato nel Coc e a preoccuparsi di tenere informata e preparata la popolazione. Dotandosi del piano l’amministrazione di Tadasuni si allinea così ai diversi comuni della zona che si sono adeguati agli obblighi di legge sanciti con l’ordinanza del 2007 e con il decreto del 2012 sulle competenze attribuite agli enti locali relativamente alla predisposizione e alla revisione dei piani di protezione civile. Secondo la prassi, prima dell’adozione, il piano d’emergenza dovrà passare al vaglio del Servizio di Protezione civile della Regione per eventuali integrazioni o modifiche.

Maria Antonietta Cossu

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