La Nuova Sardegna

Oristano

La circonvallazione cambia il suo nome ma divide ancora

di Enrico Carta
La circonvallazione cambia il suo nome ma divide ancora

Assemblea per la nuova strada che costeggerà Sa Rodia Non più solo contrari, tra i residenti spuntano i favorevoli

06 ottobre 2015
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. La circonvallazione cambia nome. Diventa strada urbana, ma si porta appresso un nuovo carico di polemiche. Contemporaneamente però, per la prima volta, escono allo scoperto anche i sostenitori della nuova arteria che dovrà convogliare il traffico in entrata, costeggiando tutta la zona di Sa Rodia a partire da via Campanelli per arrivare sino al viale del Cimitero. Così, mentre la giunta sembra indirizzata a perseguire l’obiettivo senza più grosse modifiche rispetto al progetto che ha in mente, i cittadini si dividono in due schieramenti.

Ovviamente i più interessati al dibattito a cui si è dato vita ieri in un’assemblea pubblica alla presenza del progettista, l’ingegnere Luciano Biggio, sono i residenti delle zone su cui la strada andrà ad incidere e proprio tra questi si sono creati due schieramenti. Gli oppositori al progetto avevano già sollevato in passato più di una eloquente perplessità, ma c’è un’altra parte dei quartieri di Sa Rodia e Città Giardino, quella che oggi è oppressa da una mole di traffico che manda fuori giri la viabilità per diverse ore del giorno, che invece benedice la scelta della giunta.

E proprio su questa scelta si è focalizzata l’attenzione col tentativo, seppur senza troppi dettagli, di spiegare come sarà le strada e cosa avverrà quando sarà ultimata, sempre che passi lo scoglio del consiglio comunale che già giovedì voterà la mozione del consigliere Andrea Lutzu che chiede che prima dell’approvazione lo stesso Consiglio venga messo in grado di esaminare nel dettaglio il progetto e di sottoporlo al vaglio dell’aula.

La strada prevede cinque rotonde: la prima è all’altezza di via Campanelli all’incrocio con via degli artigiani, poi risalendo in via Cairoli, viale Repubblica, via Morosini e via Lussu da cui poi si raggiungerà il viale del Cimitero.

Con tre milioni, questo hanno spiegato il progettista, il sindaco Guido Tendas e gli assessori Filippo Uras e Efisio Sanna, non si sarebbe potuto fare molto di meglio. Ma tutti hanno precisato che l’opera viaria va vista in un più ampio contesto che si allaccia con il Piano urbanistico approvato durante la precedente giunta comunale targata Angela Nonnis e con la circonvallazione che la Provincia deve costruire nella zona dell’argine del Tirso a Pesaria. È per questo che l’amministrazione ritiene controproducente spostare il tracciato così come richiede il comitato che si oppone al percorso ora prefigurato. Si rischierebbe di fare un doppione senza garantire i necessari benefici al quartiere.

La giunta ha poi precisato che con la nuova strada che non avrà guard rail e sarà dotata di piste ciclabili e pedonali, non aumenterà la mole di traffico che andrà ad insistere sul resto della città: il numero di auto resterà identico a quello di oggi con una distribuzione diversa nelle varie vie, a partire da via Cagliari.

Rassicurazioni che non hanno convinto. I dubbi del pubblico sono stati numerosi. Si è parlato dell’incremento eccessivo di auto in certe zone che oggi non conoscono traffico, dell’inutilità di far passare così vicino alle case la strada, della pericolosità di questa, della zona sportiva tagliata fuori dal resto della città. Ma la giunta sembra essere di altre vedute.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative