La Nuova Sardegna

Oristano

La Forestale scopre nuovi reperti di epoca nuragica

La Forestale scopre nuovi reperti di epoca nuragica

Neoneli, anche una pintadera tra i manufatti ritrovati Gli oggeti ricondurrebbero a un insediamento di capanne

14 ottobre 2015
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NEONELI. Il territorio continua a restituire importanti testimonianze storiche, tra le quali una pintadera quasi intatti, con cinque cerchi concentrici e quel che resta di una impugnatura. A recuperala, domenica mattina, è stato il personale della Stazione Forestale e di vigilanza ambientale di Neoneli, impegnato in un servizio di vigilanza e controllo del territorio nel Barigadu. I forestali hanno rinvenuto la presenza di un importante affioramento archeologico, immediatamente segnalato al Servizio territoriale di Oristano della Forestale e all'attenzione dei responsabili della Soprintendenza archeologica.

Con tutta probabilità, i reperti sono emersi per gli smottamenti del terreno seguiti alle piogge delle ultime settimane: un ritrovamento quindi casuale, e non frutto di una campagna di scavi, ma non per questo meno importante.

I forestali hanno recuperato vari manufatti litici: la sensazione, a una prima analisi, è che siano riconducibili alla base di capanne nuragiche, in un'area ricca di insediamenti preistorici.

Tra gli affioramenti sono risultati visibili diversi frammenti di terracotta. Particolarmente importante è proprio la pintadera, risalente presumibilmente allo stesso periodo nuragico.

La pintadera ritrovata si presenta come un reperto in terracotta di forma circolare, caratterizzato da un disegno geometrico composto da cinque cerchi concentrici con una bordatura esterna a frange, forse usata come stampo o timbro per decorare un corpo, di solito pane, tessuti o vasellame in argilla. Nella parte opposta al decoro, risulta presente una porzione di quello che doveva essere in origine l'impugnatura dell'utensile.

Tutti i manufatti sono stati repertati e del ritrovamento è stato informato il responsabile della Sovrintendenza Archeologica competente per zona. Ora si attende un sopralluogo da parte della Sovrintendenza, che potrebbe andare a controllare l’area del ritrovamento (tenuta riservata per ragioni di sicurezza) già nei prossimi giorni. Nel frattempo, la Forestale eserciterà la vigilanza necessaria anche per evitare incursioni di “archeo-delinquenti”.

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