La Nuova Sardegna

Oristano

Sette chili di droga in casa, processo il 26

Sette chili di droga in casa, processo il 26

L’apicoltore di Bonarcado Gian Mario Pippia ai domiciliari. Indagine iniziata durante la “scomparsa”

18 ottobre 2015
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BONARCADO. Arresti convalidati, e rinvio al prossimo 26 ottobre. I destini processuali di Gian Mario Pippia e Emanuele Sulas di Bonarcado si incroceranno di nuovo tra una decina di giorni: seppure per questioni separate sono entrambi finiti in manette, venerdì notte, per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, e ieri mattina sono comparsi davanti al giudice monocratico del tribunale di Oristano Enrica Marson per il giudizio direttissimo. Un unico legale, l’avvocato Silvio Sanna, e un’unica linea difensiva: richiesta dei termini a difesa e conseguente rinvio.

Ma Gian Mario Pippia, l’apicoltore di 57 anni che a maggio era sparito (una sorella ne aveva denunciato la scomparsa, temendo un improbabile sequestro) per poi ricomparire di sua sponte, aspetterà il giudizio agli arresti domiciliari. La complessa indagine condotta dai carabinieri del paese e della compagnia di Ghilarza, coordinati dal comandante maggiore Alfonso Musumeci, ha portato al recupero di una consistente partita di droga. In casa, Pippia, aveva sette chili di marijuana. Tutta destinata al mercato locale, ritengono i carabinieri. Le indagini avevano preso avvio proprio dalle indagini sulla sua scomparsa. Cercavano lui, ufficialmente scomparso: ma più i controlli si infittivano, più dalla nebbia della scomparsa emergeva altro. Droga, per essere precisi. Per lui il pm Andrea Chelo aveva chiesto la detenzione in carcere.

All’obbligo di firma dovrà invece sottostare Emanele Sulas di 21 anni. Era in campagna, in un terreno del nonno innaffiava piante di canapa indiana. Addosso aveva 50 grammi di droga, in casa i carabinieri ne hanno trovato altri 220, un bilancino di precisione e 1750 euro in banconote varie. Il pm ha chiesto che la droga sequestrata venga esaminata dal Ris per stabilirne il principio attivo. Per Sulas, sarà sentita anche la madre: secondo la difesa i 1750 euro glieli avrebbe dati proprio lei.(si.se.)

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