La Nuova Sardegna

Oristano

Sorradile si prepara ai mutamenti climatici

Sorradile si prepara ai mutamenti climatici

Il Comune partecipa alla campagna Mayor Adapt promossa dalla Ue e tutela il suo territorio

26 ottobre 2015
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SORRADILE. Aumento di quattro o cinque gradi delle temperature medie, piogge di portata eccezionale concentrate in un breve lasso temporale a fronte di una riduzione delle precipitazioni nel lungo periodo, progressiva desertificazione di porzioni significative del territorio: è lo scenario che le alterazioni del clima previste a livello planetario determinearanno a Sorradile e nel territorio circostante entro il 2070. Il processo sarà graduale ma inevitabile, con un impatto sulla vivibiltà delle aree urbane, sull’ambiente naturale e sull’attività antropica. In qualità di partner del Patto dei sindaci il Comune è in prima fila nella campagna Mayor Adapt promossa dall’ Unione europea per preparare gli Stati membri ai mutamenti climatici. La municipalità del Barigadu ha portato a termine la fase conoscitiva, illustrata nel Piano locale di adattamento presentato di recente a Bruxelles. E da questo punto di vista i prossimi due mesi saranno particolarmente intensi il Comune, che invierà una delegazione al convegno mondiale della Fao in calendario a Roma dal 19 novembre. Alla missione istituzionale parteciperanno il sindaco Pietro Arca, il referente dell’Arpas Andrea Motroni e Andrea Vallebona, l’amministratore delegato di Rete Gaia, la società cui è affidata la redazione del piano di adattamento locale. La stessa società ha sviluppato la ricerca che ha ottenuto l’accreditamento per la partecipazione di Sorradile al congresso romano, propedeutico all’ incontro sul Mayor Adapt “Coop 21” in programma a Parigi il 4 dicembre. Il prossimo anno il Pal sarà completato con la descrizione degli interventi e delle azioni da mettere in campo per prevenire le conseguenze più deleterie delle variazioni del clima. Gli scenari presi esame riguardano le ondate di calore, la desertificazione, la rarefazione delle piogge (-30%), gli incendi e l’insorgenza di fenomeni meteorologici estremi come le bombe d’acqua. Saranno quindi definite una serie di azioni immateriali (l’informazione) e materiali (gli interventi) che serviranno a mettere al riparo le persone e le attività antropiche dalle consueguenze dei mutamenti climatici. Per centri come Sorradile il Pal verte in modo particolare sulla resilienza nelle aree rurali in un’ottica di salvaguardia dell’economia prevalentemente agro-pastorale. Tale processo non potrà prescindere dal coinvolgimento delle comunità locali ""Ma per questo bisogna che la Regione promuova una grande maratona di ascolto, servono una regia e un pragmatismo che oggi non vedo"" dice Pietro Arca bacchettando la politica ""Si deve creare un circolo virtuoso, la riuscita del patto dei sindaci dipenderà dalla mobilitazione delle popolazioni locali e di tutti gli attori del territorio che io definisco gli acceleratori del cambiamento.""

Maria Antonietta Cossu

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