La Nuova Sardegna

ORISTANO. Ai familiari e agli amici l’idea non era piaciuta. Dopo la ristrutturazione, la piscina comunale non sarà quindi intitolata ad Enzo Curtale, il bagnante morto a San Giovanni la scorsa estate dopo aver eroicamente salvato altre persone che si trovavano in difficoltà in mezzo al mare in tempesta. Le onde e la generosità gli avevano strappato la vita, generando un moto di indignazione per chi imprudentemente si era tuffato e per via della mancanza di salvamento a mare sulle spiagge dell’Oristanese.

Dopo la tragedia la città si era stretta accanto a familiari ed amici e la politica aveva pensato di far cosa gradita, studiando un modo per celebrarne la memoria. L’idea era stata del consigliere Salvatore Ledda che sui social network aveva sondato gli umori generali di fronte all’ipotesi di intitolare la piscina in fase di ristrutturazione a Enzo Curtale, in modo da avere un luogo simbolo in città che ne ricordasse il gesto.

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Ma l’iniziativa non aveva tenuto conto del parere più importante che mai ha trovato il favore dei familiari e degli amici e così, proprio nel giorno in cui la proposta è arrivata in consiglio comunale per il voto finale, c’è stato un inevitabile ripensamento frutto anche della mediazione del sindaco Guido Tendas che coi familiari ha tenuto diversi contatti per tutto questo tempo assieme all’assessore Emilio Naitza. Il primo cittadino ha spiegato, dopo diversi contatti con i diretti interessati, come la proposta non fosse poi troppo gradita. La mozione è stata così ritirata dallo stesso consigliere che l’aveva presentata.

Senza alcuna polemica, la madre, la sorella e gli amici di Enzo Curtale avevano infatti obiettato che la piscina non fosse il luogo ideale per ricordare il loro caro sia per il modo in cui era arrivata la morte sia perché il suo legame con quella struttura era inesistente. Messa da parte quest’idea, ne restano altre valide e suggerite dagli amici che vorrebbero vedere una piazza, una via o un campo da calcio intitolato all’eroe di San Giovanni.