La Nuova Sardegna

Oristano

il personaggio

La solidarietà discreta di padre Marco Ardu

di Francesco G. Pinna
La solidarietà discreta di padre Marco Ardu

La storia del frate francescano e della sua piccola bottega-museo

23 novembre 2015
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ORISTANO. Dopo 47 anni spesi tra Cagliari e Sassari a raccogliere fondi per aiutare i confratelli che lavoravano nelle missioni in tutto il mondo, padre Marco Ardu, frate minore conventuale dei francescani, non ha alcuna intenzione di smettere.

Raggiunta l'età della pensione, è approdato tre anni fa a Oristano e tutti gli oristanesi che passano per via Duomo possono vederlo ogni giorno seduto all'ingresso di una sorta di strana bottega museo proprio a fianco della Chiesa di san Francesco.

«Adesso - spiega - il mio lavoro è quello di invitare la gente che passa a entrare, scegliere un libro o uno degli oggetti esposti e lasciare un’offerta per le nostre missioni. Il 90 per cento passa dall’altra parte della strada, il 90 per cento di quelli che passano da questa parte non mi risponde neanche. ma nel 2014 ho comunque raccolto 8.600 euro che ho spedito ai confratelli che lavorano nelle missioni di Cuba e di Calcutta».

Anche se tante persone sono distratte o di fretta o diffidenti o hanno un qualsiasi altro buono o cattivo motivo per non prestare ascolto alle richieste del frate, la raccolta di fondi è stata comunque significativa e ha consentito di dare una mano d’aiuto concreta alla causa.

Nel locale che ospita la sua bottega museo c'è di tutto e di più. Gli oggetti più disparati offerti da ignoti benefattori, quadri e piccole opere d'arte regalati da artisti più o meno noti e soprattutto tanti libri. Quasi tutti scritti proprio dallo stesso padre Marco Ardu. Quello a cui tiene di più è la biografia di padre Tomaso Polla, cagliaritano di Castello che fu raffinatissimo compositore e maestro di Cappella a Firenze nella Chiesa di Santa Croce e in quella di San Lorenzo Maggiore a Napoli e del quale quest’anno ricorre il quattrocentesimo anniversario della nascita.

«Rientrò a Cagliari su richiesta dell'arcivescovo Pietro Vico preceduto da fama di santo e penitente. Era tanto umile che i miracoli li faceva fare a un frate che lo accompagnava e quando morì nel 1663 a soli 48 anni i suoi funerali durarono ben cinque giorni» racconta padre Marco esprimendo l'auspicio che a 400 anni dalla sua nascita Cagliari lo voglio ricordare con qualche bella iniziativa.

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