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Oristano

Riola Sardo, spari ai cartelli: patteggia

Riola Sardo, spari ai cartelli: patteggia

RIOLA SARDO. Il tiro al bersaglio si può fare solo nei luoghi autorizzati. Sparare ai cartelli stradali e per giunta con un’arma con la matricola abrasa può creare notevoli problemi, tra cui quello...

25 novembre 2015
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RIOLA SARDO.

Il tiro al bersaglio si può fare solo nei luoghi autorizzati. Sparare ai cartelli stradali e per giunta con un’arma con la matricola abrasa può creare notevoli problemi, tra cui quello non secondario di un processo penale. Così ieri, Marco Zou, 55 anni di Baratili San Pietro, ha dovuto patteggiare la pena per evitare guai peggiori in un eventuale dibattimento. Tre anni e tre mesi, decisi dal giudice per le udienze preliminari Silvia Palmas, sono l’esito di una serie di reati che gli erano stati contestati all’indomani di un movimentato episodio che l’aveva visto protagonista a ridosso dello scorso Ferragosto, quando poi era stato bloccato dai carabinieri della stazione di Riola. Tutto aveva avuto la sua conclusione in un bar del paese, dove Marco Zou stava tranquillamente bevendo qualche bicchiere in compagnia di altre persone. Durante il tragitto aveva però approfittato dell’oscurità per escogitare un divertimento alquanto particolare. Si era infatti cimentato nel tiro al bersaglio, scegliendo come bersaglio i cartelli stradali.

Scattato l’allarme i carabinieri si erano messi sulle tracce del presunto sparatore e una volta individuatolo avevano intanto scovato l’arma con cui aveva sparato, sequestrato assieme ad essa le munizioni e quindi effettuato una perquisizione durante la quale era stata trovata della cocaina. È così che il capo d’imputazione è diventato bello lungo, con il danneggiamento, la detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, il porto di arma clandestina in luogo pubblico, la ricettazione della stessa arma e la detenzione delle munizioni.

A questo punto l’avvocato difensore Carlo Figus ha chiesto il patteggiamento, trovando l’accordo con il pubblico ministero Marco Ulzega.

Enrico Carta

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