La Nuova Sardegna

Oristano

Lavori sulla 292, rischio amianto

Lavori sulla 292, rischio amianto

L’associazione Areas: «Le condotte idriche sono fatte col pericoloso materiale»

15 dicembre 2015
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ORISTANO. L’incubo amianto ritorna. Il presidente dell’associazione regionale ex esposti amianto, Giampaolo Lilliu, sgrana gli occhi di fronte ai lavori previsti sulla rete idrica che dovranno essere effettuati per consentire l’allargamento della strada statale 292. Più volte l’associazione aveva segnalato il fatto che la rete è in tubi di cemento amianto e questo comporta ovviamente dei problemi a chi deve eseguire il lavoro. Nei giorni scorsi, infatti, Abbanoa ha chiarito di essere disponibile a porre rimedio alla situazione, ma l’Areas pone l’accento sul fatto che la sostituzione della rete «deve avvenire con interventi eseguiti da ditte certificate nel rispetto dei criteri stabiliti nelle normative di legge che regolamentano la materia e che prevedono piani di sicurezza a tutela della salute dei cittadine e dell’ambiente».

«La nostra considerazione e preoccupazione – spiega Giampaolo Lilliu – nasce dal fatto che la rete idrica sarda in amianto è pari a circa novemila chilometri, di cui circa seimila di titolarità dei consorzi di bonifica e circa tremila di titolarità di Abbanoa. Già da tempo l’associazione ha chiesto un piano regionale di intervento che preveda la sostituzione della rete idrica in amianto con prodotti che garantiscano maggiore sicurezza per la salute».

Insomma, si è di fronte a un rischio e si chiede che questo rischio non venga assolutamente sottovalutato sebbene le condotte idriche siano interrate.

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