La Nuova Sardegna

Oristano

Darsena sul Temo, un fine anno ricco di carte bollate

di Alessandro Farina
Darsena sul Temo, un fine anno ricco di carte bollate

La Regione fa decadere la concessione alla Porto di Bosa srl Ma ora si preannuncia una lunga battaglia a colpi di ricorsi

29 dicembre 2015
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BOSA. La Porto di Bosa Srl, società che gestisce la darsena di S’Isula sul fiume Temo dopo l’uscita del comune dalla Spa a capitale misto pubblico-privato a fine 2014, ha 20 giorni di tempo per produrre le controdeduzioni in merito alla delibera della giunta municipale approvata il 18 dicembre 2015 con cui si annuncia l’avvio di un procedimento teso al recupero del bene pubblico da parte dell’ente locale, considerato che il Servizio territoriale Demanio e Patrimonio di Oristano ha comunicato la decadenza dell’autorizzazione rilasciata nel 2007.

La prima delibera è il preludio ad una serie di ulteriori passaggi formali, ora di competenza dell’ufficio patrimonio del Comune, che spingono il sindaco alla massima prudenza anche solo per un semplice commento. Che si riduce ad lapidario e scontato «su queste vicende è preferibile che parlino gli atti».

La vicenda dei lavori e della gestione delle darsene risale a quindici anni fa.

È il 9 aprile 2001 quando la giunta comunale approva il progetto esecutivo per la realizzazione di interventi di infrastrutturazione per la nautica da diporto, banchinamento e realizzazione delle darsene sul fiume Temo. Si dovrà attendere il 2005 per vedere completate le opere, mentre il 30 agosto dello stesso anno il consiglio comunale deliberò per la costituzione di una società mista per la gestione dei servizi nella darsena di S’Isula, approvando gli atti di gara per la selezione del partner privato di maggioranza, attraverso una gara ad evidenza pubblica indetta il 16 gennaio 2006, che si conclude con l'aggiudicazione in favore della Marina di Portorotondo Srl.

Il 4 aprile 2007 venne costituita la Porto di Bosa Spa, a capitale pubblico (20%) e privato (80% comprensivo di un 15% di quote da destinare all’azionariato diffuso). La finalità era «gestione, manutenzione e valorizzazione dei posti barca pubblici (porto turistico) sul fiume Temo e dei servizi correlati».

Ad agosto arriva al comune la concessione demaniale, mentre per la necessaria autorizzazione sarà necessario attendere il novembre dello stesso anno.

Con le nuove norme sulle partecipate degli enti locali, un anno fa il Consiglio comunale di Bosa delibera gioco forza la fuoriuscita dell’ente locale dalla Società per azioni. Ulteriore e definitiva svolta lo scorso 20 novembre, quando il Servizio Territoriale Demanio e Patrimonio di Oristano, dell’assessorato regionale agli Enti Locali, trasmette una determinazione in cui pronuncia la decadenza dell'autorizzazione rilasciata al Comune nel 2007, con conseguente «cessazione degli effetti prodotti in ordine all'affidamento temporaneo della gestione delle attività», a favore della ex società mista, che nel frattempo è diventata una Srl. Di cui la giunta municipale tiene conto nella delibera dello scorso 18 dicembre, dando mandato all’ufficio patrimonio per adottare «i conseguenti ed opportuni atti di natura gestionale».

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