La Nuova Sardegna

Oristano

Forse un parcheggio nel terreno destinato al cavallo del Santo

di Maria Antonietta Cossu
Forse un parcheggio nel terreno destinato al cavallo del Santo

Sedilo, l’area oggetto di un’eredità è riservata al destriero Il Comune intenderebbe venderla e acquistarne un’altra

06 gennaio 2016
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SEDILO. Il caso dell’anziana donna che ha citato il cavallo di San Costantino nel proprio testamento ha suscitato curiosità e sorpresa nel paese dell’Ardia. Eppure Sedilo non è nuova a storie di lasciti e donazioni scaturiti dalla devozione verso il santo condottiero che ha ispirato una delle corse equestri più spettacolari dell’isola.

Nella storia recente il caso più clamoroso è stato quello di un misterioso benefattore residente in un non meglio precisato centro del Nord Sardegna. Secondo quanto riferirono all’epoca i beneinformati, l’ ignoto filantropo, in un primo tempo indeciso se sciogliere un voto a Monte Isei o a Pozzomaggiore, sciolse il dilemma elargendo 50mila euro all’associazione Santu Antinu. La sua identità non fu mai svelata ma più d’uno, in paese, sospettò che dietro quella storia si nascondesse una persona nata e vissuta a Sedilo.

Le generalità dell’ultima benefattrice non sono il motivo della curiosità nata attorno alla vicenda del quadrupede ereditiere, anche perché sono riportate negli atti ufficiali del Comune. A destare interesse in realtà sono i beneficiari del legato testamentario della signora, che nel 2008 donò un terreno all’ente locale disponendo che fosse riservato al pascolo del cavallo di San Costantino.

Ma se quella scelta può essere spiegata con il sentimento di devozione che molti sedilesi nutrono verso il santo bizantino e con il fatto che la donna, nubile e senza eredi, avesse voluto lasciare un segno tangibile del suo credo, più enigmatica appare la decisione della giunta comunale di vendere un terreno per acquistarne un altro che avrà la medesima finalità. E allora ecco che si fa strada una domanda: c’è un’altra ragione dietro la cessione di un immobile e l’acquisto di un bene della stessa natura che avrà identica destinazione d’uso?

Indiscrezioni dicono che sì, un secondo fine c’è: l’amministrazione vorrebbe comprare un terreno nei pressi dell’anfiteatro per adibirlo a parcheggio durante la manifestazione. In municipio sono ermetici; non confermano e si limitano a ribadire che saranno rispettate le ultime volontà della donatrice.

Tuttavia, nulla impedirebbe che il cavallo di San Costantino, ruolo attualmente vacante, pascolasse nel “suo” terreno per gran parte del tempo e fosse trasferito in un posto più tranquillo nei quattro giorni più convulsi dell’anno solare sedilese. Per poi reimpossessarsi del terreno, suo in forza della volontà espressa dalla anziana benefattrice.

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