La Nuova Sardegna

Oristano

Omicidio Murranca parla un consulente Tensione con il pm

di Simonetta Selloni
Omicidio Murranca parla un consulente Tensione con il pm

Il processo per il delitto dell’ambulante di Pompu Il pm De Falco contro il perito della difesa di Congiu

22 gennaio 2016
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CAGLIARI. Una consulenza diventata problematica in corso d’opera, quella del fonico Mariano Pitzianti, ieri al processo per l’omicidio dell’ambulante di Pompu Antonio Murranca, in Corte d’assise a Cagliari. Pitzianti è il consulente della difesa di Graziano Congiu, assistito dall’avvocato Angelo Battista Marras che condivide l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere con Lorenzo Contu (avvocato Carlo Figus) e Stefano Murru (avvocato Michele Ibba). La deposizione del consulente verteva su una delle prove principe poste alla base dell’accusa nei confronti di Congiu: il fatto che il cellulare dell’imputato agganciò alle 18.45 del 24 settembre 2014, la cella di Bia Manna, territorio di Marrubiu, zona in cui il corpo della vittima venne dato alle fiamme all'interno del suo furgone nel tentativo maldestro di occultarne il cadavere.

Secondo Pitzianti, in quel momento Congiu si sarebbe trovato a Masullas; di più, si sarebbe connesso a Google e a Facebook, perchè a parere del consulente, la stessa cella si estenderebbe fino a quel territorio. Sul punto aveva già deposto l’ingegnere Cappai, consulente del pubblico ministero Paolo De Falco; è stato lo stesso De Falco, (accanto a lui il difensore di parte civile, avvocato Gianfranco Siuni), a ricordar a Pitzianti che l’elemento da lui sostenuto non può ritenersi credibile, perchè la cella di Bia Manna ha una portata limitata a pochi chilometri (non piùditre), per via dello sbarramento costituito dai rilievi. Vale a dire: impossibile che arrivasse fino a Masullas. Il pm ha poi ricordato a Pitzianti i diversi procedimenti per truffa, relativamente alle sue consulenze, nelle quali è incappato il perito. Pitzianti, al quale nessuno dei difensori degli altri coimputati ha rivolto domande, ha quindi affermato che avrebbe ricontrollato gli esiti e le misurazioni dei suoi accertamenti, sui quali dovrà quindi ancora riferire.

Ieri sono stati sentiti altri testimoni, proprietari di auto tipo Berlingo, lo stesso che aveva la vittima; ma nessuno di loro ricordava di essere transitato per Masullas o Pompu nel giorno del delitto.

Si prosegue giovedì prossimo.

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