La Nuova Sardegna

Oristano

Una sola richiesta: infrastrutture

di Maria Antonietta Cossu
Una sola richiesta: infrastrutture

A Samugheo incontro dei sindaci del territorio con l’assessore regionale Paolo Maninchedda

07 febbraio 2016
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SAMUGHEO. Una realtà gravata da tanti problemi ma ricca di opportunità, che reclama l’attenzione della politica per uscire dalla condizione di perenne marginalità. Luci e ombre del quadro consegnato all’assessore Paolo Maninchedda con la preghiera di farsi portavoce in Regione delle istanze dei territori ai confini di due province che più di altri soffrono lo stato d’isolamento e patiscono le conseguenze dello svuotamento demografico e sociale.

Il grido di dolore del Barigadu e del Mandrolisai si è levato attraverso gli appelli di una ventina di amministratori locali, che in un incontro fiume con l’esponente della giunta Pigliaru hanno descritto la drammatica situazione delle zone interne dando la misura di come queste stiano pagando caro lo scotto di un sistema carente sotto molti punti di vista, a cominciare dalle infrastrutture e dai servizi. A dare la stura al confronto è stato l’annuncio relativo allo sblocco di nove milioni di euro per i lavori sul ponte di Allai, uno dei punti di snodo della Trasversale sarda.

L’asse viario del versante occidentale del Centro Sardegna e della Barbagia di Belvì ricalca i tracciati esistenti per i quali da anni s’invoca quel poderoso intervento di riqualificazione che renderebbe i collegamenti più sicuri abbattendone i tempi di percorrenza. Una rivendicazione in linea con la posizione di Maninchedda, che ha dichiarato di essere contrario a nuovi tracciati. «Ragioniamo piuttosto su completamenti e sicurezza. Sulle infrastrutture io ci sono», ha assicurato. Il sindaco di Samugheo Antonello Demelas ha sollecitato il completamento dell’intero percorso: «Significherebbe anche migliorare l’accesso ai servizi». Un punto nodale, quello della viabilità sottesa alla fruizione dei servizi, su cui ha insistito il sindaco di Meana Sardo caldeggiando l’inserimento della trasversale e della dorsale sarde nei piani strategici della Regione e reclamando la tutela degli ospedali territoriali.

«Strutture come quelle di Sorgono, Isili e Ghilarza pagano le spese del buco provocato da Cagliari e Sassari», ha lamentato Angelo Nocco. Un’azione mirata alle aree periferiche l’ha invocata il presidente dell’ Unione del Barigadu Roberto Putzolu. «Neppure nel Psr ci sono fondi specifici per le zone interne, perciò chiedo che nella programmazione territoriale si tenga conto del nostro piano di sviluppo». Che i fondi strutturali rappresentino uno dei pochi sbocchi possibili l’ha fatto chiaramente intendere anche Paolo Maninchedda dicendo papale papale che per nuovi investimenti la Regione non ha soldi.

La soluzione indicata dall’assessore risiede nella capacità di attrarre i fondi comunitari con progettualità di ampio respiro e calate nella realtà, ma non solo. L’alternativa è «Chiamare il capitale privato, che i Comuni facciano progetti con gli imprenditori».

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