La Nuova Sardegna

Oristano

Ales, il nuovo vescovo è un frate francescano

di Mario Girau
Ales, il nuovo vescovo è un frate francescano

Arriva la scelta del Papa per la guida della Diocesi: e si tratta di una sorpresa Padre Roberto Carboni, 58 anni, è stato per lungo tempo a Cuba

11 febbraio 2016
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ALES. Frate minore conventuale, nato 58 anni fa a Scano Montiferro, missionario per 12 anni a Cuba, formatore di giovane religiosi, psicologo, giornalista. Ecco, in estrema sintesi, chi è padre Roberto Carboni, nuovo vescovo di Ales-Terralba.

Ieri a mezzogiorno l'annuncio ufficiale, nel duomo alerese, dato da monsignor Giovanni Dettori, in contemporanea con la sala stampa vaticana, davanti a 57 parroci della diocesi, rappresentanti delle associazioni laicali e autorità civili. Tra i presenti anche l'arcivescovo di Sassari, monsignor Paolo Atzei, confratello del nuovo prelato, e padre Salvatore Sanna, capo dei conventuali sardi.

Padre Roberto è il 36° della serie dei vescovi dopo l'unificazione - l'8 dicembre 1503 - delle diocesi di Usellus (Ales) e Terralba. In questa storia di oltre mezzo millennio il nuovo pastore vuole entrare - come ha scritto nel primo saluto alla sua nuova Chiesa - «in punta di piedi, per ascoltare e imparare, conoscerne le grandi possibilità e prospettive e collaborare alla realizzazione di esse».

Prima di annunciare qualsiasi programma, rinviato a dopo il prossimo 17 aprile, giorno scelto per l'ordinazione e l'ingresso ufficiale ad Ales, dal presule conventuale l'impegno a «fondare il mio sì a Dio e al Papa sulla solida roccia che è Cristo».

«Il vescovo, ci ricordava il papa Francesco, deve essere - scrive monsignor Carboni - prima di ogni altra cosa uomo di preghiera e di annuncio del Vangelo».

Lo stile episcopale sarà di semplicità francescana: «Voglio, sin da questo momento, aprire il mio cuore per accogliere questa porzione di Chiesa a cui il Signore mi invia, tendendo la mano ai suoi uomini e donne in segno di amicizia e desiderio d'incontro, includendo - aggiunge padre Roberto - anche coloro che non condividono la nostra fede, ma ci sono fratelli e sorelle in umanità».

Le porte dell'episcopio e della parrocchie di Ales-Terralba saranno aperte a tutti e con tutti il nuovo vescovo vuole dialogare. Tra i destinatari del suo primo saluto non manca nessuno: in particolare le persone che «si sforzano ogni giorno di vivere la loro fedeltà al Vangelo e alla loro vocazione, anche in mezzo - scrive padre Carboni - alle difficoltà e spesso sofferenze, ai problemi della disoccupazione che feriscono la nostra terra, alla povertà. Il vescovo, anche se maestro nella fede, ha tanto da imparare da tutti coloro che con dedizione perseveranza vivono la loro fedeltà cristiana».

Saluti anche alle autorità di ogni ordine grado, «uomini e donne che per vocazione e ufficio amministrano la società civile e si sforzano di renderla più sicura e umanizzante per tutti».

Non sono mancati in cattedrale momenti di commozione, quando monsignor Giovanni Dettori ha ringraziato per i quasi 12 anni trascorsi in questo lembo della Sardegna. «Abbiamo trascorso insieme un tempo nella continua ricerca di Dio, nell'amore vicendevole e nella comunione di ideali e di vita pastorale».

Roberto Carboni è nato il 12 ottobre 1958 a Scano Montiferro. A diciannove anni inizia il noviziato nel convento di sant'Antonio, a Padova, città in cui compie anche gli studi filosofici. Il 29 settembre 1984 è ordinato sacerdote. Studia Psicologia alla Gregoriana. Nel suo curriculum numerose esperienze pastorali, soprattutto nel campo della formazione dei giovani religiosi. Particolarmente significativa l'attività missionaria dal 2001 al 2013 a Cuba. Dal 2009 al 2013 nel capoluogo dell'isola caraibica per insegnare Psicologia e guidare la comunità cristiana della chiesa di San Francesco.

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