La Nuova Sardegna

URAS. Anche un giovane architetto urese tra i vincitori del prestigioso premio di architettura “Europan”. Si tratta di un concorso biennale, dal tema “Città adattabile”, che ha visto la partecipazione di quasi duemila gruppi in tutta Europa, e ad ottenere il primo e il secondo premio è stato un gruppo di 8 giovani architetti sardi, di cui fa parte anche Federico Sercis, 26enne urese, assieme a Federico Aru, 26 anni di Sestu, Adriano Dessi, 37 anni di Domusnovas, Silvia Mocci, 37 anni di Cagliari, Francesca Oggiano, 31 anni di Viddalba, Francesco Marras, 26 anni di Bonarcado, Philip Grosch, 26enne di Santadi, e Aurora Perra, siliquese, 26enne. Il loro team ha un nome, gruppo 04401 architects, e ad aver guadagnato la vittoria sono due progetti: il primo riguarda la riqualificazione di un’area ambientale a rischio idrogeologico in Austria, dove gli architetti hanno ideato un sistema che mettesse in sicurezza il canale e al contempo creasse una serie di nuove abitazioni, circa 500 case a St. Pölten. L’altro progetto, che ha ottenuto il secondo posto, è quello portoghese, nello specifico ad Azenha do Mar, un piccolo villaggio di pescatori ed agricoltori, dove a partire dall’insediamento esistente si sono inseriti nuovi spazi riservati alla ricezione di un flusso turistico ristretto, ma tutto improntato alla valorizzazione della tradizione e di un’accoglienza di tipo domestico. European è un concorso internazionale per giovani architetti under 40 che ora premia questi giovani sardi. «È un appuntamento importante per i giovani architetti di tutta Europa, una finestra sul palcoscenico dell'architettura internazionale, al quale noi come gruppo 04401 architects abbiamo già partecipato anche nelle due precedenti edizioni, è un momento di confronto tra i giovani professionisti, dove si ha la possibilità di sperimentare gli esiti di ricerche e lavori personali alla scala internazionale, e di essere valutati da giurie di altissima qualità – spiega Sercis –, la giornata degli esiti è stata un momento molto emozionante per tutto il gruppo, in particolare dopo che, alla prima notizia della vincita nella città austriaca di Sankt Pölten, si è aggiunta anche quella della seconda vittoria nel villaggio portoghese. Oltre al prestigio del premio, è stato un momento di grandissima soddisfazione per il nostro lavoro, per il riconoscimento della validità delle tematiche, per il metodo e il nostro approccio al progetto». E ora cosa aspetta i giovani architetti? «Speriamo che l'amministrazione austriaca porti avanti il nostro studio, come succede in molti casi con i progetti vincitori di Europan, ma queste sono cose che scopriremo dal 25 febbraio, il giorno nel quale verremo premiati a Vienna, poi perché no, anche opportunità di lavoro come gruppo 04401architects sia in Sardegna che nel resto dell'Italia».

Cristina Diana