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Oristano

Casa Aragonese, restauro infinito Nughedu ha la sua incompiuta

Casa Aragonese, restauro infinito Nughedu ha la sua incompiuta

NUGHEDU SANTA VITTORIA. Costo dell’intervento eseguito: 68.500 euro. Importo stimato per il completamento dei lavori: 350.000 euro. Con queste credenziali la Casa aragonese di proprietà del Comune è...

15 febbraio 2016
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NUGHEDU SANTA VITTORIA. Costo dell’intervento eseguito: 68.500 euro. Importo stimato per il completamento dei lavori: 350.000 euro. Con queste credenziali la Casa aragonese di proprietà del Comune è entrata di diritto a far parte dell’elenco delle opere incompiute istituito nel 2011 dalla Regione e aggiornato ogni anno. Il primato che Nughedu Santa Vittoria detiene a livello territoriale, dunque, è datato, e la notizia, in questo caso, è che nonostante il trascorrere del tempo la poco invidiabile etichetta rimane saldamente appiccicata al piccolo Comune del Barigadu.

L’ultimo finanziamento pubblico fu concesso una decina di anni fa e l’amministrazione allora in carica acquisì l’immobile più antico del paese da un privato e avviò i primi lavori di risanamento. Con il budget a disposizione, però, non fu possibile andare oltre un preliminare intervento di manutenzione straordinaria e a tutt’oggi non sussistono le condizioni per riprendere i lavori.

Tradotto in soldoni significa che in Regione non ci sono liquidità per completare l’opera e renderla fruibile e tantomeno il Comune è in grado di sborsare i 350.000 euro che richiederebbe il recupero funzionale della residenza che risale al sedicesimo secolo.

«Per il Comune sarebbe impossibile portare a termine la ristrutturazione senza l’aiuto economico della Regione, perciò confido nella benevolenza e nel buon senso di chi si occupa del capitolo delle opere incompiute», ha auspicato il sindaco Francesco Mura.

Mancano le risorse ma non lo spirito d’iniziativa. Sul futuro della Casa Aragonese la giunta locale si era già interrogata e giusto qualche settimana fa ha licenziato un progetto per riqualificare una parte dell’immobile. «Tramite il bando sul recupero urbano dei centri storici abbiamo presentato un’istanza di finanziamento ma anche ottenendo l’importo massimo dei contributi sarebbe impossibile completare l’opera, perciò abbiamo pensato di riqulificare il cortile e di creare un parcheggio lì vicino», prosegue il sindaco.

Nella prospettiva di intercettare una nuova fonte di finanziamento il Comune ha già pensato alla destinazione d’uso dello stabile, che ospiterebbe attività di carattere culturale. Lo stesso indirizzo attribuito a un edificio di uguale pregio storico, l’ex convento di San Giacomo, che sarà rifinito entro questo mese. La struttura, che comunque ha già ospitato alcune iniziative, sarà utilizzata in parte come alloggio per i pellegrini che percorrono il cammino di Santu Iacu e in parte come sede alle attività culturali promosse dal Comune e dalle associazioni locali.

Maria Antonietta Cossu

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