La Nuova Sardegna

Oristano

Ula Tirso, c’è l’intesa Riapre dopo 10 mesi il poliambulatorio

di Maria Antonietta Cossu
Ula Tirso, c’è l’intesa Riapre dopo 10 mesi il poliambulatorio

L’accordo raggiunto tra Comune e Asl dà i suoi frutti Il primo servizio riattivato è quello del banco farmaceutico

08 marzo 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ULA TIRSO. Dopo dieci mesi di attesa il poliambulatorio ha riaperto i battenti. Il primo servizio ad essere trasferito nell’edificio rimesso a nuovo dal Comune è stato il banco farmaceutico, precedentemente ospitato nel Centro servizi. Con il trasloco del dispensario nei locali dell’edificio di via Cagliari è stato anche incrementato l’orario di apertura al pubblico, che potrà usufruirne tutti i giorni per un paio d’ore al mattino e altrettante nel pomeriggio.

«Con la possibilità di estenderlo ulteriormente in base alle necessità» ha fatto sapere il sindaco Ovidio Loi, che ha rivolto un appello agli utenti: «I cittadini sono stati molto pazienti nel sopportare i disagi e spero che allo stesso modo tengano conto degli sforzi economici sostenuti dal Comune usufruendo di questo servizio. I tempi della ristrutturazione si stavano dilatando troppo a discapito dei cittadini, e anche la farmacia rischiava di non riaprire. Ma adesso, grazie ai lavori inizialmente non previsti e eseguiti con il ribasso d’asta, e alla disponibilità del farmacista ad assicurare comunque le prestazioni, gli utenti potranno servirsi in locali più adatti».

Il prossimo a riprendere servizio nel poliambulatorio della Asl 5, ceduto al Comune in comodato d’uso per venticinque anni, sarà il medico di base. L’amministrazione ulese punta a incrementare l’offerta sanitaria portando in paese anche un medico specialista. «Rimane un ambulatorio libero e noi vorremmo riservarlo alla medicina specialistica – ha detto Ovidio Loi –. Di questo però dobbiamo ancora discutere con l’Asl e se ci sarà la disponibilità faremo un avviso per le manifestazioni d’interesse».

Dopo quasi un anno la comunità si riappropria quindi di una struttura importante ritrovandola in condizioni migliori di come l’aveva lasciata - e di come sarebbe rimasta senza l’intesa per la cessione al Comune, con in più la prospettiva di potenziare i servizi. Sul progetto l’ente locale ha investito 150mila euro, somma che ha permesso di restaurare gli interni, di adeguare gli impianti e di adattare l’edificio alle esigenze dei portatori di handicap.

In Primo Piano
Il rapporto Bes

Classifica del benessere economico-sociale: la Sardegna resta indietro

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative