La Nuova Sardegna

Oristano

Dalla casa al negozio la passione del pane diventa un business

di Claudio Zoccheddu
Dalla casa al negozio la passione del pane diventa un business

Villaurbana ospitava la Sagra, ma non aveva forni Ora due iniziative imprenditoriali colmano questa lacuna

16 marzo 2016
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VILLAURBANA. È il paese del pane e della sua sagra ma non aveva neanche un panificio. Il “pani appungiau” e il “pani pesau” venivano preparati in casa anche quando la sagra richiedeva uno sforzo maggiore. Villaurbana manteneva le sue tradizioni in un ambito prettamente domestico fino a quando non è arrivata l’idea di organizzare una vetrina in cui esporre i piccoli capolavori di panificazione realizzati miscelando sapientemente il lievito madre, una particolare farina di grano duro e l’acqua. Adesso il piccolo centro alle pendici del monte Arci ha un nome e attira l’attenzione di chi ama il pane e le tradizioni della cucina. E presto, anche se ancora non c’è una data ufficiale, in paese apriranno due forni. Uno verrà gestito dai titolari di un’impresa agricola e dovrebbe avere il suo punto vendita dentro il paese mentre l’altro aprirà i battenti nella zona artigianale e sarà condotto da una giovanissima imprenditrice che ha deciso di puntare proprio sul pane. Elena Lai, 28 anni, lavorerà nel panificio “Pintau, su pani fattu in domu” che già dal nome riprende lo spirito della sagra e il segreto della bontà del pane di Villaurbana: «Facciamo parte del circuito delle città del pane e la nostra attività, quando aprirà i battenti, proporrà proprio il pane della nostra tradizione». L’attività potrebbe aprire tra qualche mese, ma le idee sono chiare: «Lavoreremo il pane come facciamo quando siamo a casa», aggiunge Elena, “per fare il pane “appungiau”, che poi è un civraxiu lavorato in una certa maniera, useremo macchine e forni tradizionali per poi completare il lavoro con i pugni». Infatti, una volta che l’impasto raggiunge la giusta omogeneità viene sistemato in un contenitore di terracotta e ammorbidito a forza di pugni. Un mix che lo rende morbidissimo al palato. L’altro pane tradizionale che presto verrà commercializzato dai panifici di Villaurbana è una variazione sul tema della pasta dura, o coccoi, e risponde al nome di “pani pesau”. «Lo chiamiamo in questo modo perché una volta fatto l’impasto vengono ricavate, o alzate, forme di varia pezzatura che poi saranno lavorate a seconda del periodo e delle ricorrenza, perché a Natale se ne fa un tipo e per i matrimoni, ad esempio, un altro», conclude la giovane imprenditrice che ha deciso trasformare la passione per un prodotto tipico in un’attività.

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