La Nuova Sardegna

Oristano

La sagra dell’agnello fa il pieno di visitatori

La sagra dell’agnello fa il pieno di visitatori

Bidonì, 700 persone a tavola a gustare le eccellenze del territorio. Migliaia i turisti nei siti culturali

02 aprile 2016
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Per un giorno all’anno è la sagra dell’agnello a fare da cartina di tornasole del patrimonio ambientale, culturale, etnografico e gastronomico di Bidonì. E anche in occasione dell’ultima edizione il potere d’attrazione dell’appuntamento gastronomico ha funzionato a dovere. Il giorno di Pasquetta i visitatori che si sono riversati a Bidonì sono stati numerosi. Chi di passaggio, chi appositamente per degustare le tipicità del posto, hanno raggiunto la pineta di Istei per poi spostarsi nelle zone circostanti curiosi di conoscere, o riscoprire, anche gli altri aspetti della tradizione e della cultura locali. A cominciare dalle chiese di San Pietro e San Giovanni, il novenario di Santa Maria di Ossolo, il tempio di Giove e gli altri siti archeologici e il museo delle streghe. S’omo ‘e sa majarza ha riaperto in anticipo per sfruttare appieno l’occasione di promuovere il bene culturale in una giornata che tradizionalmente richiama un massiccio numero di presenze. «Un evento riuscito», così lo hanno definito il presidente della Pro loco Daniel Fadda e il sindaco Ilaria Sedda, il mondo del volontariato e l’istituzione comunale uniti per organizzare e sponsorizzare l’evento che promuove le produzioni agroalimentari e veicola l’immagine del territorio. Un successo neanche minimamente intaccato dalle puntuali polemiche degli animalisti contro “la mattanza degli agnelli” e la nuova campagna dell’ex parlamentare Michela Brambilla, che guida la crociata per vietare la macellazione di ovini, caprini e suini prima dei tre anni. Al banchetto si sono presentati più di 700 commensali. Che in tavola hanno trovato due eccellenze del paniere regionale: l’agnello Igp e il carciofo spinoso Dop, accostamento proposto per la prima volta a Sa sagra de s’anzone con il patrocinio dei rispettivi Consorzi e che ha decretato “Il trionfo dell’agnello nato e allevato in Sardegna”.

Maria Antonietta Cossu

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