La Nuova Sardegna

Oristano

Trasporti “a chiamata” per le zone interne

di Ivana Fulghesu
Trasporti “a chiamata” per le zone interne

Mogoro, un progetto sperimentale dell’Unione dei Comuni Parte Montis Servizio pubblico flessibile modulato sulla base delle esigenze dell’utenza

15 aprile 2016
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MOGORO. “Chiama e il trasporto pubblico arriva”. Un servizio pubblico flessibile, che va incontro alle esigenze dell'utente. Oltre che essere il desiderio di ogni cittadino è soprattutto un proramma sperimentale per il miglioramento del trasporto pubblico che è stato presentato ieri mattina a Mogoro, frutto della collaborazione tra il Centro di Ricerca Modelli di Mobilità (Crimm) dell’Università di Cagliari con l'Unione dei Comuni di Parte Montis di cui fanno parte Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu e Siris.

«Si tratta - spiegano i promotori - di un servizio di trasporto pubblico cosiddetto "flessibile" che, al contrario del trasporto pubblico tradizionale, elabora le fermate, i percorsi, gli orari e le tariffe sulla base della effettiva domanda che richiede di spostarsi tra diversi punti del territorio, normalmente dalla residenza nei confronti dei più importanti attrattori comunali, provinciali e regionali».

Un sistema adatto, quindi, «a tutti i passeggeri per i quali i servizi tradizionali di trasporto pubblico locale risultano poco accessibili e inadeguati».

I problemi del trasporto pubblico sono ben noti, soprattutto ai pendolari che quotidianamente devono fare i conti con collegamenti insufficienti per carenza di corse o con orari non sempre compatibili con l'esigenza degli utenti.

Un servizio di trasporto che viene offerto quando serve e dove serve, attraverso una semplice prenotazione. In pratica si prenota lo spostamento e un autobus andrà a prendere l'utente e lo accompagnerà alla destinazione desiderata e nell'orario indicato.

Per contribuire a migliorare la mobilità e far conoscere le abitudini di viaggio, i cittadini sono stati invitati anche a compilare un questionario relativo al proprio Comune di residenza.

«Un programma - come ha sottolineato il sindaco di Mogoro Sandro Broccia - che può realmente migliorare il servizio di trasporto pubblico e contribuire anche ad arginare lo spopolamento».

Il territorio interno deve fare i conti anche con i problemi legati alla scarsa efficienza dei trasporti pubblici, alla mancanza di coincidenze, alla limitata scelta di orari utili per recarsi nei centri dove vengono effettivamente forniti i servizi.

E sono soprattutto le fasce più deboli a risentire di queste carenze. Magari gli anziani, che hanno bisogno di una visita medica a Oristano o ad Ales, e non guidano l’auto per potersi muovere autonomamente.

Il progetto allo studio potrebbe portare delle novità interessanti e positive. Il questionario servirà a capire meglio le esigenze dell’utenza. I Comuni della zona hanno già chiesto un finanziamento alla Regione.

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