La Nuova Sardegna

Oristano

Incatenato in Comune e in attesa di risposte

di Claudio Zoccheddu
Incatenato in Comune e in attesa di risposte

Simaxis, l’ingegner Tino Pes contesta i ritardi per l’ok all’urbanizzazione La sua società vuole lottizzare 9 ettari e chiede deroghe sulle procedure

19 aprile 2016
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SIMAXIS. Si è presentato in Comune con una sedia da giardino, un paio di faldoni sotto il braccio, due pannelli su cui aveva scritto un riassunto della sua storia e una catena lunga alcuni metri che ha assicurato a un condizionatore e attorno al petto. Poi ha sistemato i due pannelli vicino all’ingresso e ha preso posto sull’angolo della discesa per i disabili e, dopo aver chiuso la catena, ha iniziato ad aspettare. La protesta di Giovanni Costantino Pes, per tutti Tino, non ha scadenza. «Rimarrò fino a che ce ne sarà bisogno, senza mangiare né bere», ha detto l’ingegnere 64enne che ha deciso di incatenarsi al Comune perché stanco di aspettare una risposta da parte dell’amministrazione: «Sono mesi che attendo di capire se può essere applicata una variante ai piano di urbanizzazione della lottizzazione di proprietà della mia società, la Sviluppo industriale Srl”. Pes si riferisce a 9 ettari di terra affacciati sulla strada statale 388, vicino al nuovo distributore di benzina e a due passi dal cogeneratore energetico sotto sequestro. «Abbiamo rilevato i lotti nel 2007 – ha detto Pes – da qualche tempo siamo riusciti a chiudere un accordo con tre grossi gruppi industriali, uno è l’Eurospin, che dovrebbero investire a creare lavoro nel nostro paese». Il punto è che i soci della Sviluppo industriale Srl non sarebbero in grado di provvedere all’urbanizzazione dei 9 ettari di lottizzazione. «Non ci bastano i soldi. Per questo abbiamo chiesto se fosse possibile stralciarne la metà per concludere le opere di urbanizzazione che ci permetterebbero di vendere 4 lotti, incassare i quattrini e poi urbanizzare il resto dell’area. Una richiesta legittima che se non dovesse essere accettata scatenerà una rappresaglia verso le decine di attività che lavorano su lottizzazioni non urbanizzate. Porterò tutto alla Procura», ha sottolineato Pes. La risposta, però, non è arrivata. «Ne ho parlato col sindaco e mi ha detto che non se ne sarebbe fatto nulla, a meno che non avessimo inserito nelle aree da congelare anche quelle del cogeneratore in modo da rallentarne l’apertura in caso di dissequestro». Di tutt’altro avviso è Giacomo Obinu, sindaco di Simaxis. «Mai dette queste cose. Tino deve capire che non possiamo permetterci di fare gli errori che ha commesso chi ci ha preceduto. Non solo, quello che chiede non può essere approvato da un amministratore o da un tecnico, se ne deve occupare il consiglio comunale». E la prossima seduta potrebbe essere quella giusta per iniziare la discussione. «Vedremo», glissa Obinu. Nel frattempo, Tino Pes continuerà il presidio.

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