La Nuova Sardegna

Oristano

Fordongianus porta l’Argea dal giudice

Fordongianus porta l’Argea dal giudice

FORDONGIANUS. Alla fine il Comune e l’Argea finiranno davanti a un giudice. L’agenzia regionale per la gestione e l’ erogazione degli aiuti in agricoltura ha rigettato le controdeduzioni presentate...

20 aprile 2016
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FORDONGIANUS. Alla fine il Comune e l’Argea finiranno davanti a un giudice. L’agenzia regionale per la gestione e l’ erogazione degli aiuti in agricoltura ha rigettato le controdeduzioni presentate dall’ente locale in opposizione ai rilievi sull’istruttoria del progetto concernente la sistemazione della viabilità rurale. Il Comune ricorrerà al Tribunale amministrativo della Sardegna per evitare la revoca del contributo di 165mila euro concesso due anni fa per sistemare la strada campestre della località Su Pardu.

Il contenzioso extragiudiziale cominciato mesi fa non ha portato bene al Comune termale, che l’altro giorno si è visto recapitare una notifica con cui l’agenzia strumentale della Regione conferma le posizioni della prima ora. Richiamando l’articolo 78 del decreto legislativo 267, Argea contesta alla giunta locale la presenza, al momento del voto per l’approvazione del progetto, di due assessori imparentati con i titolari di una cava e di un’ azienda agricola interessate dal passaggio della strada di Su Pardu. Il Comune dissente dall’affermazione che in un caso come questo fosse obbligatoria l’astensione, sottolineando che quel progetto fosse di pubblica utilità. «È un intervento di carattere generale – ha ribadito il sindaco Serafino Pischedda – eseguito su una strada comunale che esisteva già e che non solo è utile a molte aziende, ma che riveste anche un interesse archeologico e culturale perché collega il paese al nuraghe di Loddue e alla chiesa di Santa Maria».

Due le strade che a questo punto poteva percorrere l’amministrazione fordongianese: o il ricorso gerarchico o l’ intervento di un giudice. «Il nostro legale è convinto che ci sia stato un vizio d’interpretazione e allora ci appelleremo al Tribunale amministrativo per chiedere la revoca del provvedimento e la sospensiva per poter rendicontare l’opera», ha detto il primo cittadino annunciando anche la richiesta del risarcimento dei danni. (mac)

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