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La Lipu: «Discariche abusive, la battaglia si vince così»

La Lipu: «Discariche abusive, la battaglia si vince così»

ORISTANO. La situazione delle discariche abusive è allarmante: raccogliendo gli spuntin offerti nel commento settimanale “Parliamone” del giornalista de La Nuova di Oristano, Enrico Carta, la Lipu...

21 aprile 2016
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ORISTANO. La situazione delle discariche abusive è allarmante: raccogliendo gli spuntin offerti nel commento settimanale “Parliamone” del giornalista de La Nuova di Oristano, Enrico Carta, la Lipu interviene ricordando l’attività di sensibilizzazione svolta in questi anni. Gabriele Pinna, portavoce dell’associazione sottolinea il fatto che è stato presentato da tempo, al Comune di Cabras, «un parziale dossier sulla situazione delle discariche abusive lungo lo stagno di Cabras».

Il portavoce della Lipu propone alcune riflessioni: «A seguito di un abbandono di rifiuti , prima che si intervenga con un'azione di rimozione, la vista di un luogo degradato induce altre persone a depositare altri rifiuti a conferma che un luogo già “sporco” è più “invitante” rispetto a un luogo pulito. I rifiuti sono di frequente abbandonati in aree boscate, il più possibile nascoste, in corrispondenza di stradine di campagna».

Secondo la Lipu «occorre un piano congiunto che preveda una serie di azioni preventive, educative, repressive e operative», sostiene Gabriele Pinna .

La Lipu sostiene la necessità di «posizionare, in luoghi identificati come strategici, cartelli che contengano la norma e le sanzioni previste per l'abbandono dei rifiuti». Bisognerebbe poi «mettere in atto azioni preventive quali un monitoraggio sulla popolazione con il fine di rilevare conflitti, difficoltà, esigenze e il grado di conoscenza del servizio dei rifiuti come il ritiro a domicilio o il conferimento negli Eco Centri.»

E ancora: «Curare la divulgazione di corretti atteggiamenti con il supporto essenziale dei mass media o, ancora meglio, di un porta a porta presso tutte le abitazioni e le aziende comprese quelle delle campagne».

La campagna di sensibilizzazione deve riguardare poi «categorie come pescatori, autotrasportatori, edili in quanto la tipologia dei rifiuti riconducono spesso a queste attività».

Indispensabile «coinvolgere le nuove generazioni sul tema del rispetto della natura intervenendo con azioni educative nelle scuole».

Non vanno trascurate «azioni repressive con il supporto della polizia locale e del corpo forestale collocando telecamere o foto trappole in punti strategici».

Bisogna poi «rimuovere tempestivamente i rifiuti abbandonati per evitare comportamenti emulativi, chiudere i sentieri abusivi che conducono in luoghi non in vista o con scarso passaggio dove vengano reiterati gli abbandoni di rifiuti».

Infine per la Lipu è necessario «istituire un gruppo di lavoro composto da membri di diverse categorie lavorative, dalla Polizia locale, dal Corpo forestale e dalle associazioni ambientaliste che si occupi, in stretta collaborazione con le amministrazioni locali, della gestione di alcune delle azioni proposte».

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