La Nuova Sardegna

MARRUBIU. La perquisizione lo fece finire nei guai. A.C., 44 anni di Marrubiu, inciampò nel più classico dei controlli effettuati dai carabinieri che sospettavano potesse avere a che fare con qualche traffico di droga. Quando controllarono la sua casa trovarono 180 grammi di marijuana con un processo di essicazione già avanzato. Ci si apprestava quindi a fumarla nei giorni successivi. Per questo motivo scattò la denuncia, ma il processo ha avuto un esito favorevole all’imputato che ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, durante il quale il pubblico ministero Rossella Spano ha chiesto la condanna a due mesi.

Di parere diverso è stato l’avvocato difensore Roberto Martani che ha sollecitato e poi ottenuto l’assoluzione per il suo cliente. Ha infatti sostenuto che non vi fossero prove che dimostrassero che la marijuana dovesse poi essere venduta o ceduta ad altre persone, unico motivo che avrebbe costituito reato. Il fatto che A.C. stesse effettuando l’essicazione non basta da solo per arrivare a una condanna, soprattutto in presenza di una quantità di droga non troppo elevata. Si è sostenuto che fosse quindi per uso personale, anche se quell’uso sarebbe inevitabilmente durato diverso tempo. La difesa ha poi puntato sull scarsa rilevanza del fatto contestato dall’accusa e ha ottenuto ragione dal giudice per le udienze preliminari, Silvia Palmas. Per l’imputato (e.c.)