La Nuova Sardegna

Oristano

Sagama, sull’Arcangelo conteso la comunità non vuole cedere

di Alessandro Farina
Sagama, sull’Arcangelo conteso la comunità non vuole cedere

Il sindaco Giovanni Antonio Cuccui in allarme dopo le dichiarazioni dell’arcivescovo di Oristano «Torni qui la statua dell’Annunziata. I responsabili delle Diocesi vengano a sentire i fedeli»

11 maggio 2016
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SAGAMA. Popolazione e sindaco restano sulle posizioni dei giorni scorsi. E San Gabriele resta a Sagama. «Stando così le cose, l’effige non si muove dalla chiesa parrocchiale, dove è adeguatamente tutelata» ribadisce il primo cittadino Giovanni Antonio Cuccui. Tanto più dopo che in paese sono rimbalzate le dichiarazioni riportate dalla Nuova e rilasciate dall’arcivescovo di Oristano a margine della inaugurazione della mostra organizzata dalla curia sul ricongiungimento della statua dell’Arcangelo di Sagama, nella diocesi di Alghero-Bosa, con l’effige della Madonna dell’Annunziata, custodita a Oristano. L’annuncio della “trasferta” dell’arcangelo era stato dato durante una messa serale nella parrocchiale di San Gabriele alla presenza di qualche fedele. Pochi giorni prima che un camion e alcuni operai si presentassero per il trasporto dal paese al museo di Oristano. Dissuasi da un corposo drappello di cittadini e amministratori, venuti a sapere del trasferimento e preoccupati che la preziosa statua, a cui i sagamesi tengono come a uno di famiglia e custodiscono ai piedi dell’altare maggiore dentro una teca protettiva ad atmosfera controllata, possa non fare più ritorno nello storico tempio del 1600.

«Le dichiarazioni sul ricongiungimento che ho letto, al pari di altre incognite emerse nei giorni scorsi, ci fanno ulteriormente riflettere e spingono alla massima cautela - rimarca Giovanni Antonio Cuccui -. Abbiamo appreso di sopralluoghi in incognito nelle scorse settimane a Sagama. Quando la statua tornò nei primi del 2000 a Sagama da Bosa, dopo quasi quarant’anni di assenza, venne scortata da funzionari della soprintendenza e dalle forze dell’ordine, cosa non prevista nei giorni scorsi. C’è poi la questione delle condizioni di viaggio, della conservazione a Oristano, con la teca o senza ci chiediamo. Tutti aspetti da approfondire».

Con in sospeso una circostanza di caratura temporale secolare, considerato che le due statue farebbero parte di una stessa fornitura della fine del 1300, destinata a quanto pare proprio alla chiesa di Sagama, che nei secoli seguenti sarebbero state divise.

«Se guardiamo a questa vicenda dovremo probabilmente pensare che è l’effige dell’Annunziata che dovrebbe ricongiungersi a quella di San Gabriele e non il contrario» dice Giovanni Antonio Cuccui. Che lancia un invito: «I responsabili delle diocesi di Alghero-Bosa e Oristano vengano a Sagama, sentano quanto hanno da dire fedeli e cittadini, e ognuno si assuma pubblicamente le proprie responsabilità. Quella del sindaco e dell’amministrazione è di tutelare un bene storico e identitario, per il quale sono state spese ingenti risorse di danaro pubblico».

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