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Adiconsum contro Abbanoa Al via decine di cause legali

Adiconsum contro Abbanoa Al via decine di cause legali

ABBASANTA. Adiconsum sferra l’offensiva contro Abbanoa. Nell’assemblea indetta dall’Unione del Guilcier che ieri ha riunito in paese più di 150 persone, l’associazione dei consumatori ha rivolto una...

24 giugno 2016
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ABBASANTA. Adiconsum sferra l’offensiva contro Abbanoa. Nell’assemblea indetta dall’Unione del Guilcier che ieri ha riunito in paese più di 150 persone, l’associazione dei consumatori ha rivolto una dura invettiva contro il gestore del servizio idrico, della vecchia autorità d’ ambito e della classe politica regionale, accusati rispettivamente di ledere il diritto dei cittadini di conoscere preventivamente le condizioni di acquisto di beni e servizi –tariffe comprese - e di non essersi opposti alle richieste di pagamento. Il presidente Giorgio Vargiu ha illustrato alla platea le contromosse dell’associazione. In primis l’azione legale diretta a stoppare le “pretese” sulle tariffazioni retroattive: con i reclami degli utenti saranno promosse cause cumulative in tutti i tribunali. «Non ce la sentiamo di affidare a un solo giudice la responsabilità di decidere su una questione così importante – ha detto Vargiu cambiando tattica rispetto a quella adottata per il deposito cauzionale. Caparra post-datata che il tribunale di Nuoro ha disposto di pagare in attesa di entrare nel merito della causa. Ma la strategia è molto più articolata: l’Adiconsum proporrà ai Comuni di approvare una mozione in cui si dichiarano contrari ai due balzelli e reclamano l’ annullamento delle bollette. Nel contempo chiederà alla Regione la sostituzione del management di Abbanoa, nuovi indirizzi gestionali e una riforma che preveda la separazione tra controllato e controllore. Non ultimo, il Consiglio regionale sarà sollecitato per istituire una commissione d’inchiesta volta a fare chiarezza su tutta la vicenda, a cominciare «Dal perché Abbanoa abbia speso più di quanto ha incassato» ha detto Giorgio Vargiu riferendosi ai 232 milioni di euro spesi tra il 2005 e il 2011. L’ ex Autorità d’ambito gliene ha riconosciuti 106.7000.000, somma che secondo Vargiu il gestore idrico vuole illegittimamente addebitare all’ utenza attraverso i conguagli e il deposito cauzionale.(mac)

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