La Nuova Sardegna

Oristano

I veterinari: «Assistenza perfetta» Ma è ancora polemica sull’Ardia

di Maria Antonietta Cossu
I veterinari: «Assistenza perfetta» Ma è ancora polemica sull’Ardia

Sedilo, replica del servizio che si è occupato della sicurezza dei cavalli durante la manifestazione E tornano all’attacco gli animalisti chiedendo di cambiare, ma il sindaco difende la manifestazione

10 luglio 2016
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SEDILO. I giorni passano, ma la questione della sicurezza all’Ardia e dell’impiego degli animali in manifestazioni che comportano un certo tasso di rischio continua a essere oggetto di un dibattito appassionato e a tratti aspro. Inevitabile in una kermesse in cui spesso si sono verificati incidenti a uomini e cavalli e che per la sua complessità richiede la gestione di tanti aspetti e dunque l’apporto di un alto numero di soggetti con funzioni e ruoli diversi.

La sottrazione ai controlli sanitari sugli animali da parte di una ventina di cavalieri ha infiammato la disputa sulla parziale applicazione dell’ordinanza Martini, ma la polemica ha investito anche chi ricopriva un ruolo nell’ambito della sicurezza. Il servizio veterinario dell’Ardia è stato infatti chiamato in causa per presunte carenze. Un’accusa mossa dalla terza bandiera Gian Battista Carboni e prontamente respinta da chi nella forsennata due giorni e nelle fasi precedenti ha operato senza sosta per il benessere degli animali.

«Nel momento in cui è stato sollecitato l’intervento per la cavalla della pandela eravamo impegnati nella postazione veterinaria a prestare soccorso ad altri cavalli. Non era possibile spostarci anche per ragioni di sicurezza, ossia evitare l’intervento in mezzo a una calca di persone», ha replicato Elio Sias, il responsabile incaricato dall’associazione Santu Antinu. «È stato altresì precisato che se il cavallo non fosse stato in grado di muoversi avremmo mandato il van ambulanza ma dopo qualche minuto l’animale è stato portato dove richiesto ed è stato prontamente medicato e fasciato da me. Ritengo dunque di aver agito nel pieno rispetto delle regole secondo scienza e coscienza», conclude.

Ma a rinfocolare la polemica sono in particolare gli animalisti. Al sindaco sono pervenute diverse lettere di protesta. Roberta De Andreis ha invitato a una riflessione sottolineando: «La vita è sacra per tutti, non è solo un privilegio dell'essere umano, non crede? Trovo assurdo che nel 2016 si usino ancora animali in nome di celebrazioni religiose. Le tradizioni si possono e si devono cambiare se si vuole un mondo più evoluto, sensibile ed etico». Ovviamente il primo cittadino non ha tardato a replicare. «Ho molto rispetto per gli animali ma se non fossero utilizzati nelle manifestazioni che impiego avrebbero? L’importante è che siano idonei, nelle condizioni giuste per sostenere determinate prove», ha risposto Alessio Petretto non senza un’annotazione critica per la quasi totale mancanza di riferimenti all’incidente occorso a una persona. Durante la manifestazione era rimasto ferito il cavaliere Giuseppangelo Marceddu. «A volte si dà importanza agli animali e meno agli esseri umani», ha chiosato il primo cittadino.

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