La Nuova Sardegna

Oristano

la polemica

Dai Comuni del Sinis attacco alla Regione

di Michela Cuccu
Dai Comuni del Sinis attacco alla Regione

L’Unione “Terra dei Giganti”: «Penalizzati dalla Giunta, il presidente ci incontri»

18 settembre 2016
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CABRAS. L’Unione dei Comuni del Sinis “Terra dei Giganti” rischia di nascere zoppa. Colpa dell’atteggiamento penalizzante della Regione e, soprattutto, di un indirizzo interpretativo della Giunta che pone una serie di limitazioni alla stessa Unione. E così scatta la protesta: i sindaci di Baratili San Pietro, Cabras, Narbolia, San Vero Milis e Riola Sardo hanno chiesto un intervento al presidente Pigliaru «dopo aver richiesto ufficialmente per ben tre volte un incontro all’assessore agli Enti Locali senza ricevere risposta».

Nella loro lettera i sindaci dei cinque Comuni ricordano di aver partecipato ad un incontro «convocato in fretta e furia dall’assessore regionale all’Agricoltura lunedì 12 settembre e, senza che i sindaci ne venissero informati, la mattina seguente la Giunta Regionale ha adottato una deliberazione che ha la pretesa di modificare a posteriori “ora per allora” le regole per la formazione dell’Unione dei Comuni».

Secondo i sindaci «questo è l’ennesimo risultato che la Giunta Regionale ha prodotto dopo l’approvazione della legge regionale di riforma degli Enti locali, arroccata nel palazzo nella totale confusione».

Ma c’è un ulteriore fatto nuovo: «Martedì mattina la Giunta ha dato un indirizzo interpretativo, che non le compete, stabilendo che eventuali nuove Unioni dei Comuni dovranno garantire alle Unioni già esistenti al 12 febbraio 2016, il mantenimento dei requisiti della popolazione (10mila abitanti), della contiguità territoriale e del numero minimo dei Comuni (quattro)». Condizioni che penalizzerebbero l’Unione dei Comuni del Sinis: «Una deliberazione illegittima, adottata con intento persecutorio esclusivamente per questo territorio e non per la generalità dei comuni della Sardegna, viziata tra l’altro dal fatto che l’unico organo deputato ad interpretare le leggi è il Consiglio Regionale non di certo un assessore o la Giunta».

Per questo motivo i 5 sindaci «chiedono un personale intervento del presidente Pigliaru per rappresentare le istanze del Sinis e chiedere un rapporto diretto, considerato che le continue interferenze politiche di un consigliere regionale dell’Oristanese e di qualche assessore regionale su questo tema, vanno a precludere a la nostra dignità del territorio del Sinis».

Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex presidente della Regione e coordinatore di Forza Italia, Ugo Cappellacci: «La Giunta revochi subito la delibera. È inaccettabile che si cambino le regole del gioco mentre la partita è in corso, con una mossa la cui illegittimità è molto più che un dubbio».

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