La Nuova Sardegna

Oristano

Dalla rapina all’estorsione: condanna a 8 anni e 8 mesi

di Michela Cuccu
Dalla rapina all’estorsione: condanna a 8 anni e 8 mesi

Contestati a un 28enne sei capi d’imputazione tra cui anche la ricettazione Sandro Mele aveva già patteggiato una pena per stalking e per evasione

28 settembre 2016
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ORISTANO. Un patteggiamento per stalking alle spalle. Una condanna per evasione dai domiciliari anch’essa ormai datata. Diversi mesi di carcere già scontati e la detenzione che va avanti nella casa circondariale di Badu ’e Carros a Nuoro. Sandro Mele, oristanese di 28 anni, deve ora guardare davanti a sé perché il futuro rischia di essere altrettanto pesante. Ieri è infatti arrivata un’ulteriore serie di condanne per un’altrettanto lunga serie di reati che l’hanno portato in tribunale ad essere giudicato per rapina, estorsione, cessione di droga, lesioni e ricettazione di carte sanitarie.

Il tassametro è salito di parecchio arrivando a un totale di otto anni e otto mesi, addirittura oltre le richieste del pubblico ministero Marco De Crescenzo che aveva sollecitato una pena di sei anni ritenendo fosse il caso di garantire le attenuanti all’imputato. Invece i giudici Francesco Mameli, Andrea Mereu ed Enrica Marson non erano sulla stessa lungehzza d’onda arrivando alla pena definitiva ben più pesante.

I problemi di Sandro Mele iniziati con la questione dello stalking nei confronti di una sua ex ragazza, erano proseguiti quando iniziò a chiedere con insistenza a un giovane oristanese dei soldi per la cessione di un piccolo quantitativo di droga non pagato. Fu in quell’occasione che partirono le prime minacce che toccarono l’apice nel momento in cui, all’uscita da un locale, Sandro Mele aggredì il ragazzo. Gli strappò anche di mano il portafogli e si prese alcune decine di euro. L’incubo del giovane non finì in quel momento perché le richieste di denaro proseguirono sino a che non intervenne il genitore della vittima. Ai giudici ha raccontato di aver dato altri venti euro all’imputato sperando di chiudere lì la vicenda, ma anche quella mossa fu vana e così si arrivò alla denuncia.

Quando scattarono nuovamente gli arresti per Sandro Mele gli inquirenti recuperarono anche una serie di tessere sanitarie per cui scattò anche la querela per ricettazione. Altro reato che si è andato a sommare ai precedenti, mentre per la detenzione di un proiettile la multa inflitta è stata di 800 euro. Sandro Mele ha atteso la sentenza lontano dal tribunale di Oristano, nel carcere di Badu ’e Carros. Ora gli resta la carta dell’appello che il suo avvocato difensore Mario Gusi giocherà non appena saranno depositate le motivazioni che hanno portato alla condanna.

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