La Nuova Sardegna

Oristano

L’addio a Chiara, morta a 22 anni: la bara bianca scortata dagli amici

di Alessandro Farina
L’addio a Chiara, morta a 22 anni: la bara bianca scortata dagli amici

Montresta, una grande folla ha partecipato al funerale della giovane figlia del sindaco del paese Entro un mese i risultati delle analisi stabiliranno se il decesso della ragazza sia legato alla droga

06 ottobre 2016
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MONTRESTA. Servirà un mese di tempo prima che le analisi tossicologiche e istologiche spieghino le cause della morte di Chiara Zedda, la 22enne figlia del sindaco del paese trovata senza vita sabato, a Villacidro, da un amico che l’aveva ospitata. Il medico legale Roberto Demontis ha eseguito l’esame su incarico della Procura di Cagliari; a fronte di un quadro clinico ben definito, si tratterà di capire se a provocare la morte improvvisa della ragazza sia stata l’assunzione di sostanze, e in questo caso, di quali sostanze.

Ieri però è stata la giornata dell’ultimo saluto a Chiara. La chiesa parrocchiale si è riempita: l’intero paese, amministratori del territorio, colleghi di lavoro, autorità civili e militari, tanti giovani e amici stretti attorno al feretro e alla famiglia. «Questo pomeriggio Chiara partirà per un lungo viaggio. Potrete salutarla a Montresta, alle 16.30», le toccanti parole scritte sul suo profilo Facebook dal padre Antonio, sindaco di Montresta, poche ore prima del rito funebre. La salma di Chiara, è arrivata ieri un quarto d’ora prima dell’inizio del rito. A celebrare le esequie, in una chiesa gremita che non è riuscita ad accogliere tutti, il parroco don Giuseppe Loche. Al rito ha concelebrato padre Mario Beccone, sacerdote che opera a Sassari nei Vincenziani, rimasto fortemente legato al piccolo centro della Planargia che gli ha dato i natali. Don Loche, nel silenzio dei presenti, ha introdotto la liturgia e ricordato Chiara Zedda. «Una ragazza che ricercava la bellezza e la grandezza. Che affrontava la vita con baldanza. Nella sua pagina di Facebook ho trovato un rimando implicito all’amore di Gesù» ha detto il sacerdote nell’omelia. Prima di «Affidarla al Signore, perchè possa vedere in Lui la bellezza, la grandezza, il suo amore e la sua bontà». Don Loche ha rivolto un pensiero ai familiari, straziati dal dolore. Citando infine una canzone di Chieffo, Favola, “C’è qualcuno con te che non ti lascerà mai” i primi versi. A eseguire i canti liturgici la polifonica maschile Stella Maris di Magomadas. Attorno al feretro bianco si sono stretti gli amici di Chiara Zedda, scortandolo nel lungo corteo che ha raggiunto, al termine della funzione in parrocchia, il cimitero alla periferia del paese, dove il corpo riposa nella tomba di famiglia. La notizia della scomparsa di Chiara Zedda era giunta sabato pomeriggio a Montresta, piccolo borgo della Planargia di poco più di cinquecento abitanti, e come un lampo nel territorio. Ieri però a Montresta era il momento del silenzio e del cordoglio. Espresso fin dai giorni scorsi attraverso i post sui social network, soprattutto dei più giovani. Come nei manifesti dove i colleghi di lavoro dei genitori, gli amici, le istituzioni, hanno voluto esternare la loro partecipazione e quella di intere comunità della Planargia e del Montiferru al dolore al dolore della famiglia.

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