La Nuova Sardegna

Oristano

Servitù militari, a Capo Frasca i sindaci protestano insieme con i pescatori

I pescatori protestano contro le esercitazioni militari a Capo Frasca
I pescatori protestano contro le esercitazioni militari a Capo Frasca

Le amministrazioni comunali del territorio lottano al fianco delle marinerie oristanesi e di Arbus

10 ottobre 2016
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ORISTANO. Le amministrazioni comunali del territorio sono al fianco dei pescatori delle marinerie oristanesi e di Arbus che da stamane 10 ottobre hanno fatto ripartire la protesta contro le servitù militari, presidiando con le loro barche l’area di mare interdetta del poligono di Capo Frasca.

«Noi sosteniamo la vertenza dei pescatori, perchè è giusta», ha dichiarato il sindaco di Terralba Pietro Paolo Piras. «La ragione è completamente dalla parte dei pescatori ed è stata riconosciuta da tutti: dalla Regione, dallo Stato, dal ministero della Difesa, da tutti quanti. Non si capisce perchè dalle parole non si passi ai fatti, non si dia ciò che è stato deciso».

«Si tratta», ha proseguito il sindaco di Terralba, «di riconoscere ai pescatori il diritto di poter lavorare nel loro territorio; di concedere ciò che è concesso già ad altre marinerie, cioè la possibilità di scendere in mare e di lavorare nel momento in cui non c’è l’esercitazione e di avere indennizzi per i giorni in cui è impedita a questi pescatori di svolgere la propria attività. Questo è riconosciuto da 17 anni alle altre marinerie. L’unica che non vede riconosciuto questo diritto è la marineria dei pescatori che gravitano attorno a Capo Frasca. Staremo al fianco dei pescatori sino al giorno in cui terranno aperta la vertenza».

Nella vertenza dei pescatori in questi giorni sono impegnati in prima linea anche i sindaci di San Nicolò d’Arcidano Emanuele Cera, il vicesindaco di Arbus Michele Schirru, la sindaca di Arborea Manuela Pintus, il sindaco di Marrubiu Andrea Santucciu e il sindaco di Cabras Cristiano Carrus.

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